mercoledì 19 marzo 2014

Libri senza stereotipi: è possibile?

In questi giorni c'è e c'è stato flashmob molto interessante di cui ho parlato qui.
Si chiama Flashbook senza stereotipi.
In breve: è una sorta di risposta da parte del gruppo Flashbook-letture a ciel sereno alle reazioni esagerate dei politici di fronte all'iniziativa di Camilla Seibezzi (portare 49 libri in asili e scuole per insegnare ai bambini il prezioso valore della diversità).

Forse ne avrete sentito parlare. I giornali hanno riportato la notizia con titoli tipo «49 fiabe gay negli asili dei NOSTRI figli!», alimentando la credenza che si stesse facendo propaganda omesessuale negli asili appunto: indottrinarli da piccoli per averli finocchi da grandi, furbi questi gay eh.

Piccolo Uovo è perplesso.
Pensavo a questa faccenda dei libri accusati di essere gay (senza esser stati letti tra l'altro ne dai giornalisti ne dai politici, hanno altro da fare loro, roba importante).
Chiunque sia un minimo appassionato di albi illustrati avrà reagito in due modi credo: ridendo o strabuzzando gli occhi. 

giovedì 13 marzo 2014

Che fine fanno i best-seller?

Sono ovunque.
In libreria, al supermercato, all'autogrill, in televisione, sui giornali.

Ne parlano tutti: è bello, è brutto, è una vergogna, questo tizio non sa scrivere, la gente che legge questa roba sta male. Etc.

E sono così tanti che non sappiamo dove guardare per non vederli. In libreria sono sempre lì, nei primissini scaffali all'entrata, in bella vista: superscintillanti avvolti nelle loro sovracopertine color evidenziatore e ultra-lisce.

Parlo dei best-seller ovviamente.

Conoscete il blog Facetta Nera ?

martedì 11 marzo 2014

Letture insipide

Ho letto tre libri da cui mi aspettavo di più.

Io che amo solo te, Luca Bianchini
Una barca nel bosco, Paola Mastrocola
Percy Jackson e gli dei dell'olimpo - Il ladro di Fulmini, Rick Riordan

Il punto è : quando ti presentano un libro dicendoti "Leggilo, è proprio bello!", fino a che punto fidarsi?

giovedì 20 febbraio 2014

Insegnare l'economia ai bambini

Quando andavo alle medie, tanti anni fa, una volta vennero delle persone a fare un laboratorio.
Non ricordo chi fossero e come si chiamasse il laboratorio, ma è un episodio che mi è rimasto impresso.

In questo laboratorio la ragazza, senza spiegarci nulla, ci aveva messo davanti alla cartina e ci aveva fatto dividere in 5 continenti all'incirca.
Noi, da ragazzini, senza sapere nulla, facemmo a gara per scegliere il continente più grande: Asia, Africa, America Latina.
Poi, la ragazza ci fece fare dei lavoretti a mano, cose semplici ma non troppo, dovevamo metterci comunque attenzione.

Alla fine della lezione ci disse "Bravi, adesso vi meritate un premio: ho una bella torta e la divideremo!".
E sotto i nostri occhi contrariati diede 1/4 abbondante di torta ai due bambini che facevano gli U.S.A e un'altro 1/4 (sempre abbondante) a quello dell'Europa. Quel che rimaneva della torta venne suddivisa in tre parti: all'Asia (gruppo in cui mi ero messa io) toccò una fetta un poco più grande di quella che spettò a Africa e America Latina.
Proteste.
"Ma noi siamo di più! E abbiamo anche finito prima!"
"Come facciamo a dividere per cinque questa fettina?"
"Però non è giusto, perché lui (Europa) ne ha di più ed è anche da solo! Non vale!".

E la ragazza:"Avete ragione, però questo era quello che volevo mostrarvi: come funziona l'economia."

lunedì 10 febbraio 2014

L'ultimo ballo di Charlot, Fabio Stassi

Ecco uno di quei libri che una volta finiti ti viene l'irrefrenabile voglia di chiamare l'autore per ringraziarlo di aver scritto una storia così meravigliosa.

L'ultimo ballo di Charlot,
Fabio Stassi, Sellerio, 2012
Di cosa parla?
È una ricostruzione verosimile della vita di Charlot, o meglio di quei buchi nella sua vita dove si suppone. Una storia che è un intreccio tra reale e immaginato di uno dei più grandi personaggi del '900.

martedì 4 febbraio 2014

Detrazioni per chi legge nel 2014? La solita beffa

Fonte
Ho letto proprio poco fa questa spiacevole notizia, o meglio: l'aggiornamento sulla famosa detrazione fiscale che ci aveva resi tanto felici a dicembre.

Il popolo dei lettori aspettava da tempo la normativa per poter accedere alla famosa detrazione del 19%, di cui si sapeva solo che sarebbero stati 1000€  per libri scolastici e 1000€ per i libri, per un tetto massimo di 2000€ a persona.
Ecco, cancellate tutto (e ringraziate Marco Causi).

Si trattava dell'ennesimo slogan per dare il momentaneo contentino, per dire "guardate, stiamo facendo qualcosa, ci stiamo pensando! A noi la cultura importa"

Una volta aperti gli occhi si è scoperto che si poteva fare ben poco.

sabato 25 gennaio 2014

Segnalibri #6

Se poi si scopre che i giornale in realtà non è un giornale bensì una creatura viva e dolente, un bambino, un amico, un vecchio derelitto, cosa importa?
È forse colpa nostra? Se poi si scopre che i pali, i birilli, le colonnette, i paracarri che ci capita di urtare ed abbattere nella corsa forsennata, quando si scopre che sono fatti di carne e sangue e desideri come noi, che cosa importa? È forse colpa nostra? Troppo tardi. Noi abbiamo i nostri impegni, le nostre sacrosante aspirazioni. Addosso, addosso!

Le cronache fantastiche - Delitti, Sembrava, Dino Buzzati



venerdì 24 gennaio 2014

Quella generazione che non ha creduto nella cultura

Diverse sere fa ho partecipato ad un incontro dove si parlava di cultura.
Hanno proiettato questo video che ha lasciato tutti senza parole.


Ho visto all'opera l'uomo che distrugge, ho incontrato chi decide senza capire, ho parlato con la gente che favorisce questa carneficina.
E mentre queste agonie si son fatte morte, ho osato raccogliere un granello di polvere per farne la mia terapia.
Mentre uccidevano le stagioni, mentre demolivano i paesi, quei paesi...io c'ero ma non ho fatto niente.

Mentre si sceglievano uomini privi di ogni lume nascosti dietro a bandiere colorate, io c'ero ma non ho fatto niente. 


Mentre i contadini imparavano ad odiare i campi, le piante, le acque e i ricchi pretendevano di fare i contadini col marketing tra le zolle io c'ero e non ho fatto niente.


Mentre questa terra povera ma non misera spariva io c'ero ma non sono riuscito a contrastare una sola di quelle perversioni emergenti.
(ndr: le immagini del video sono fotografie del territorio bresciano, dalle valli, alla bassa, al lago)

mercoledì 22 gennaio 2014

Segnalibri #5

Quando si scompare la prima volta, lo si fa in sogno.
La seconda, non si sogna più.
La terza volta, non si vive più che nei sogni delle persone che si sono conosciute.
La piccola mercante di sogni, Maxence Fermine


Veramente carino.
Veloce, semplice e intrigante quanto un sogno.
Leggerò anche gli altri se usciranno in Italia.
Ne ho parlato qui.

venerdì 17 gennaio 2014

A proposito del rileggere

Confesso: ho latitato dal blog per leggere.
Più precisamente per rileggere.
Perché rileggere è una delle mie attività preferite.

D'inverno il massimo della vita
arriva alla sera, quando puoi
rintanarti a letto,
in mezzo al piumino e ai cuscini,
a leggere e basta.
(Immagine tratta da qui)

giovedì 16 gennaio 2014

Accabadora, Michela Murgia

Mi sono avvicinata a questo libro e a quest'autrice con curiosità e ne sono rimasta pienamente soddisfatta.
Fillus de anima. 
È così che li chiamano i bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un'altra.
Accabadora, Michela Murgia, Einaudi, 2009
Di cosa parla

Tutto il paese si domanda perché Tzia Bonaria Urrai abbia preso in casa la figlia di un'altra alla sua età. Qualcuno dice perché anche i ricchi hanno bisogno di qualcuno che gli pulisca il culo, ma altri ribattono che i ricchi possono permettersi di pagare qualcuno, senza farlo diventare erede.
Qualcuno invece dice perché anche i ricchi quando muoiono non vogliono essere soli.

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