martedì 28 aprile 2015

Lacci, Domenico Starnone

Ho conosciuto questo libro perché banalmente l'autore era ospite di Fazio.
"Banalmente" perché tendo a scegliere i libri secondo miei personalissimi parametri, come leggere recensioni di persone di cui mi fido o di cui comunque conosco il gusto.

In ogni caso, partivo prevenuta nei confronti di questo libro. Eppure, eppure...alla fine mi son ricreduta. L'ho finito una settimana fa e ne scrivo la recensione solo ora.
Quello che mi ha fatto finire il libro in qualche giorno non è la brevità, saranno un centinaio di pagine, ma la scrittura
Se tu te ne fossi scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie.
Questo è l'incipit che apre il libro e che getta il lettore immediatamente nel mezzo della tempesta. Da queste poche parole capiamo già che: ci sono un marito e una moglie, la moglie è scontenta e ha da rimproverare qualcosa al marito - una scappatella?-, il marito sembra non avere diritto di replica.
Quest'ultima affermazione è stata una delle mie prime impressioni.
Continuando a leggere ci si accorge che lui, Aldo, non ha diritto di replica perché queste sono lettere. Lettere scritte da Vanda, risentita e amareggiata per il comportamento del marito: scappato con una ragazza molto più giovane di lui, abbandonando moglie e figli, due. 

martedì 21 aprile 2015

9 tipi di lettori da evitare

Leggendo questo interessantissimo articolo di Nadia Terranova su Internazionle, che consiglio caldamente, non ho potuto fare altro che pensare ai tanti lettori-casi-umani in cui mi sono imbattuta.
Sono perfettamente d'accordo con tutto quello che dice la scrittrice, ovvero:
«Un lettore vero è tutt’altro che onnivoro, perché leggere significa scegliere, giudicare, scartare e trovare la propria angolazione da cui osservare e raccontare il mondo»

I 9 tipi di lettori elencati qui sotto sono persone che ho incontrato davvero.
Lettori pieni di pregiudizi.
Lettori da cui non accetterei mai un consiglio di lettura.
I libri si leggono, si amano, si odiano, si criticano, si consigliano e si sconsigliano.
I libri si sottolineano, si cancellano, si annusano, si portano in tasca, in borsa, in zaino: non sono da tenere sul piedistallo.
I libri sono "oggetti" da vivere.

Leggere non significa essere i primi della classe, vuol dire che il sistema scolastico funziona ancora.
Saper leggere però significa che avete fatto delle scelte: a volte avete sbagliato, altre avete passato la notte in bianco pur di sapere come finiva. Saper leggere vuol dire aver sviluppato una propria personalità, nient'altro.

Comunque, ecco i nove tipi di lettore da evitare, per il vostro bene.

mercoledì 15 aprile 2015

Cosa davvero non va in #ioleggoperché

Il 23 aprile sarà il giorno "mondiale" del libro e del diritto d'autore.

Se siete informati (ma se siete bookblogger di sicuro lo siete) saprete che l'AIE & altri per l'occasione hanno organizzato la campagna #ioleggoperché per promuovere la diffusione del libro e della lettura.

Il tutto culminerà proprio questo giorno, il 23 aprile, quando a Milano si terrà uno "straordinario evento" trasmesso in diretta televisiva da Rai 3. Anche se, siamo al 15 aprile e:
Non solo Milano.
L'evento dovrebbe "accendere" tutte le piazze italiane, con incontri, feste, presentazioni.
Per adesso i numeri sono un po' miseri, 5 piazze in tutta la nazione.
(è cambiata la grafica del sito, ora è bianco su sfondo bianco.
Vi conviene evidenziare.)
Queste sono solo le prime crepe balzate all'occhio mentre cercavo qualche informazione in più sul sito.
Da organizzatrice di eventi culturali posso dire che il programma del 23 aprile, almeno quello di Milano fulcro di tutta la campagna, avrebbe dovuto essere on-line già da un pezzo.
Mi è arrivata una mail dall'ufficio stampa dove si dice che il programma del 23 aprile sarà presentato lunedì 20. (n.b. ho preparato il post ieri)

Per creare, insomma, un minimo di attesa con nomi di richiamo, siano questi scrittori, case editrici e pseudo vip televisivi (per richiamare la gggente).
Spero che si rimedi al più presto: personalmente sono curiosa di sapere chi ci sarà a Milano il 23.

Che dire?
È un bell'evento innanzitutto.
Ci sono però alcune cose che non vanno.

mercoledì 8 aprile 2015

Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa

Storie di ragazzi che non hanno avuto paura di diventare grandi

Non vi è mai capitato di essere compatiti da qualcuno più vecchio di voi, in genere cinquantenni/sessantenni, per il solo fatto di essere nati in questa epoca?

A me è capitato più volte. Parenti, conoscenti, colleghi.
Tutti rigorosamente al di là della famosa linea di salvezza. Ovvero pensionati o quasi.
Non conto nemmeno più tutte quelle persone che in questi ultimi anni mi hanno guardata come si guarda un morto sul letto di morte. Frasi come "Mi dispiace, andrà meglio, coraggio" accompagnate da pacca sulla spalla e sguardo a terra, sconsolato.

Da qui parte il libro di Mario Calabresi. Dallo scetticisimo e dallo scoraggiamento generale che i vecchi stanno passando ai giovani.
Quando anche i liceali, che devono ancora iniziare a vivere, sentenziano che "Siamo nati nel tempo sbagliato" cosa si può rispondere?

Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa.
Mario Calabresi
©silviaschwa
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