lunedì 23 dicembre 2013

Cate,io Matteo Cellini

È strano come ti (mi) venga voglia di parlare prima dei libri brutti che di quelli belli.
Forse perché quelli lì hai ancora lì, sulla scrivania, sul letto, sul comodino: aperti, pieni di segnalibri, ancora caldi insomma.
Invece quelli brutti ti viene voglia di cercarli su internet per vedere se solo tu l'hai trovato, beh, così brutto.
Cate, io Matteo Cellini, Fazi Editore, 2013
Di cosa parla
Di Caterina, 17enne obesa, anzi "cicciona", infelice  come ogni adolescente di questo mondo, irritante, egocentrica. Infelice.
Caterina a scuola odia i suoi compagni di classe perché sa che ridono tutti di lei, a casa, dove tutti sono besi come lei, è felice ma sa che la loro felicità è una farsa perché loro sono non-persone, diverse dagli altri e per questo non potranno mai essere veramente felici perché nessuno li accetterà mai per come sono. Prova è la madre che si è dovuta accoppiare con uno della sua stessa specie.
Caterina ha solo due amiche, la nonna e la professoressa. Ci sarebbe anche Anna, ma Cate sa che le sta vicino solo perché vuole farsi vedere, solo perché prova pietà per lei e per questo l'ha soprannominata Anna l'Annoievole.
Il mondo dei libri e le materie scolastiche sono le sue uniche consolazioni, in attesa della vita vera.

mercoledì 11 dicembre 2013

Perché non comprerò più su Amazon

e mi mancheanno le scatole di amazon!
Avevo in mente questo post da tempo.

La storia di Amazon vs media è lunga: gli articoli che sono stati scritti "contro" non si contano.

Un anno fa se ne è occupato Report, sulle tasse pagate in Lussemburgo.
Dopo c'è stato il caso delle guardie neonaziste, in Germania, che vessavano i lavoratori.
Poco tempo fa è uscito questo articolo interessante sull'Amazon francese, sempre sulle condizioni dei lavoratori: La nuova alienazione formato Amazon.

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