giovedì 20 febbraio 2014

Insegnare l'economia ai bambini

Quando andavo alle medie, tanti anni fa, una volta vennero delle persone a fare un laboratorio.
Non ricordo chi fossero e come si chiamasse il laboratorio, ma è un episodio che mi è rimasto impresso.

In questo laboratorio la ragazza, senza spiegarci nulla, ci aveva messo davanti alla cartina e ci aveva fatto dividere in 5 continenti all'incirca.
Noi, da ragazzini, senza sapere nulla, facemmo a gara per scegliere il continente più grande: Asia, Africa, America Latina.
Poi, la ragazza ci fece fare dei lavoretti a mano, cose semplici ma non troppo, dovevamo metterci comunque attenzione.

Alla fine della lezione ci disse "Bravi, adesso vi meritate un premio: ho una bella torta e la divideremo!".
E sotto i nostri occhi contrariati diede 1/4 abbondante di torta ai due bambini che facevano gli U.S.A e un'altro 1/4 (sempre abbondante) a quello dell'Europa. Quel che rimaneva della torta venne suddivisa in tre parti: all'Asia (gruppo in cui mi ero messa io) toccò una fetta un poco più grande di quella che spettò a Africa e America Latina.
Proteste.
"Ma noi siamo di più! E abbiamo anche finito prima!"
"Come facciamo a dividere per cinque questa fettina?"
"Però non è giusto, perché lui (Europa) ne ha di più ed è anche da solo! Non vale!".

E la ragazza:"Avete ragione, però questo era quello che volevo mostrarvi: come funziona l'economia."

lunedì 10 febbraio 2014

L'ultimo ballo di Charlot, Fabio Stassi

Ecco uno di quei libri che una volta finiti ti viene l'irrefrenabile voglia di chiamare l'autore per ringraziarlo di aver scritto una storia così meravigliosa.

L'ultimo ballo di Charlot,
Fabio Stassi, Sellerio, 2012
Di cosa parla?
È una ricostruzione verosimile della vita di Charlot, o meglio di quei buchi nella sua vita dove si suppone. Una storia che è un intreccio tra reale e immaginato di uno dei più grandi personaggi del '900.

martedì 4 febbraio 2014

Detrazioni per chi legge nel 2014? La solita beffa

Fonte
Ho letto proprio poco fa questa spiacevole notizia, o meglio: l'aggiornamento sulla famosa detrazione fiscale che ci aveva resi tanto felici a dicembre.

Il popolo dei lettori aspettava da tempo la normativa per poter accedere alla famosa detrazione del 19%, di cui si sapeva solo che sarebbero stati 1000€  per libri scolastici e 1000€ per i libri, per un tetto massimo di 2000€ a persona.
Ecco, cancellate tutto (e ringraziate Marco Causi).

Si trattava dell'ennesimo slogan per dare il momentaneo contentino, per dire "guardate, stiamo facendo qualcosa, ci stiamo pensando! A noi la cultura importa"

Una volta aperti gli occhi si è scoperto che si poteva fare ben poco.

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