sabato 26 ottobre 2013

Segnalibri #2

(...) io la chiamavo Daguntaj, che significa, in parmigiano, "Dacci un taglio", perché, quando era piccola piccola, che piageva, di notte, (...), quando mi svegliava, di notte, e io la prendevo in braccio, e la cullavo, per farla riaddormentare, io le dicevo, piano, "Daguntaj, Daguntaj, Daguntaj,", glielo cantavo, anche, sulle note di Fra Martino campanaro "Dag-un-taj, Dag-un-taj, Dag-un-taj, Dag-un-taj, Dagun, Daguntaj, Dagun, Daguntaj, Daguntaj, Daguntaj", che non era bellissimo, c'era un po' davergognarsi, ma non mi vedeva e non mi sentiva nessuno, e poi a lei piaceva, mi sembra (...)
La banda del formaggio, Paolo Nori, pag.62

giovedì 24 ottobre 2013

Cacciatori di frodo, Alessandro Cinquegrani

E' un libretto di sole cento pagine, denso di parole come pochi.
( ...) eppure non abbiamo il cuore abbbastanza grande, penso mentre porto al guinzaglio la mia nuvola, non abbiamo il cuore abbastanza grande per sentire tutto il dolore di questo porco mondo.
Cacciatori di frodo, Alessandro Cinquegrani,
Miraggi edizioni, 2012
Per dire di cosa parla questo libro non ci sono parole più esatte di quelle scritte nel risvolto:
Tutte le mattine prima dell'alba, una donna esce dalla casa cantoniera giù al fiume, percorre dodici chilometri di un binario morto e si sdraia subito dopo la curva, troppo stretta, aspettando il treno che le faccia rotolare la testa giù dall'argine e nel fiume.
Tutte le mattine un uomo percorre quegli stessi dodici chilometri per riportare a casa la moglie, sdraiata sui binari subito dopo la curva troppo stretta. (...)

sabato 19 ottobre 2013

Aspettando Dodici e Zerocalcare in fumetteria

[Racconto dell'attesa + recensione di Dodici alla fine]

PREMESSE
Giovedì 17 ottobre: da tempo aspettavi quel giorno.
Te lo sei segnato sull'agendina donata generosamente dalla banca, l'hai cerchiato e ti sei fissato un post-it mentale: da non perdere assolutamente!
Si perché l'ultima volta lui era qua a due passi, però, la solita sfiga: l'improvviso impegno dell'ultimo minuto. E hai detto, vabbè, sarà per la prossima. Solo che la prossima sarebbe stata Lucca. Cioè Lucca: che non sai se ci andrai, se ci andrai 1 giorno o 2, se farai il biglietto (fare o non fare due giorni scarsi in perenne fila?)...insomma, forse su Lucca è meglio non contarci. Soprattutto perché lui è il fumettista più gettonato del momento, del web, dell'anno. Soprattutto ora che è uscito il nuovo libro e quindi è di nuovo in giro a farsi martoriare da nerd assatanati. Parliamo ovviamente di Zerocalcare.

E così avevo deciso: giovedì me ne vado a Milano, mi compro il libro di Zerocalcare (che era pure in sconto) e mi faccio fare il disegnetto: stavolta posso riuscirci
Fa niente se nel frattempo ti fissano per  quella sera un impegno che non puoi/non vuoi saltare, fa niente se nel frattempo ti chiamano il giorno prima per un altro impegno che riesci a ficcare la mattina prima del treno, e fa niente se nel frattempo i treni decidono di scioperare contro la povertà (fonte: metronews) dalle 21 di giovedì 17 ottobre.

martedì 15 ottobre 2013

Attraversami, Christian Mascheroni

Attraversami è una fiaba.
Ci sono i buoni, ci sono i cattivi e ci sono eventi imprevedibli, straordinari, magici.
  Accadde, un giorno, che nella cittadina di Silence fu vietato innamorarsi.
Attraversami, Christian Mascheroni,
Las Vegas, 2008
Di cosa parla
Nella città di Silence è stato abolito l'amore: è vietato innamorarsi perché amare troppo porta all'odio, alle guerre, all'infelicità. Gli abitanti hanno accettato il diktat del Regime in cambio della pace, della serenità, della libertà.
L'odio non nasceva dall'astensione dell'amore, dichiarava la propaganda.
L'odio era, semmai, l'estensione dell'amore stesso, incontrollato, spontaneo, diffuso.
E' in questa apatica cittadina che vive Cljo, la ragazza dei libri.
E sempre in questa città succede che un giorno, improvvisamente, Cljo s'innamora: di un ragazzo senza nome. 
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