lunedì 30 gennaio 2012

Profumo, Patrick Süskind

La Storia

Francia, 17 Luglio 1738. Nell'angolo più maleodorante di Parigi, una donna dà alla luce un bambino sotto al banco del pesce. Lo partorisce, recide il cordone ombelicale e lo abbandona sotto il banco. Fa qualche passo e, o per la puzza o per il caldo o per il parto, sviene. Una piccola folla attorno, poi la polizia, e lei si riprende, con il coltello in mano. Cos'è successo signora, perchè ha un coltello in mano, perchè tutto questo sangue. Un urlo e un pianto, il neonato viene scoperto, cercato e trovato. Lei confessa che l'avrebbe lasciato morire certamente, e per questo verrà impiccata. Lui, Jean Baptiste Grenouille, vive.
E' un bambino strano Jean Baptiste: un bambino senza odore, senza profumo, che non sa di nulla. Gli altri se ne accorgono, anzi lo percepiscono, e quindi lo evitano naturalmente: lo sentono diverso anche se non sanno perchè. Ma a Jean Baptiste non importa, non ha nulla da chiedere agli altri perchè sa già tutto: il suo naso è straordinariamente fine, acuto, sensibile. Nessun odore, nessun profumo, niente ha segreti per lui. Quando diventa un ragazzo il suo olfatto ha raggiunto la perfezione.
Ma una sera...una sera sente un profumo...un bellissimo profumo...lo vuole, lo desidera, lo anela disperatamente. 
Ma come ? Come?
Ed ecco che ha inizio il viaggio di Jean Baptiste. Vuole apprendere l'arte del profumo, vuole imparare ad estrarre gli aromi dalle cose per poterli sentire ogni volta, sempre. 
Grenouille viaggia per la Francia, perde se stesso e si ritrova, ma sempre sorretto da un unico desiderio: strappare alla materia il suo ultimo segreto, il suo profumo più dolce. 

L'edizione

Mi avevano consigliato questo libro anni fa, quando uscì il film, Profumo - Storia di un assassino
Avevo delle idee in testa, nate appunto dal titolo del film fin troppo rivelatore e sempliciotto. Ma andiamo con ordine.
La mia edizione è quella della Tea: 'I Grandi Tea'.
Brossurato, carta facile allo strappo, copertina morbida.
Non una bellissima edizione, vale il prezzo, 10€.
Sono 259 pagine, divise in 4 parti, ognuna con mole diversa.
Ho visto che esistono altre edizioni. 
Una Longanesi che dev'essere di sicuro più bella dato il prezzo, 17,60€.
Un'altra sempre della Tea, della serie 'Relax', che costa 12,90€.
E' un libro che ha fatto successo: 15 edizioni (ma penso siano ristampe) per la Longanesi, 34 per la Tea.

Jean Baptiste Grenouille

Trovo che Suskind abbia creato un personaggio grottescamente perfetto. Jean Baptiste Grenouille non è un personaggio per cui provare simpatia: è un essere meschino, stupido, selvaggio. Eppure è dotato del più nobile dei sensi, l'olfatto. Più nobile perchè il più impercettibile: siamo talmente abituati a usar poco il naso che ci accorgiamo solo quando qualcosa emana un odore/profumo più intenso del solito. Grenouille invece sente tutto: dall'odore di sperma al profumo del mare che viene portato dalla brezza lontana. E' quando sente il profumo di una ragazza che inizia il suo 'risveglio': fino ad allora si era accontentato di annusare e godere, dopo vuole qualcosa in più. Solo per questo si mette in gioco. E' un personaggio che cresce nel libro, infatti prende sempre più coscienza della sua dote: sa già che è al di sopra degli altri, ma si domanda fino a che punto può arrivare, cosa può fare per raggiungere la perfezione. Ma al tempo stesso si guarda e capisce ciò che è: un senza odore, uno scherzo della natura (o dell'autore). Però il tutto è a un livello superficiale, Grenouille non cerca mai di conoscersi davvero, non si spinge mai nel profondo della sua anima, non gli piace pensare troppo, gli basta l'essenziale per sopravvivere. Per il resto si lascia guidare dal suo istinto animale, che riesce infine a domare per il suo intento supremo, creare il profumo, che però solo lui può conoscere ed apprezzare.
Süskind si diverte a prendere in giro Grenouille, ma ancora di più si diverte a prendere in giro gli altri raggirati abilmente da Grenouille, fino all'apoteosi finale, scena inaspettata (chissà se nel film c'è...ma non credo), un'umanità allo sbando, ubriaca e avida di qualcosa che non sa cosa sia. Ma solo Grenouille sa, solo lui può sapere.

Un parere

E' un buon romanzo. Originale perchè tratta di un argomento inesplorato finora, o almeno di cui io non ho letto nulla. Mi ha affascinata quanti modi esistano per creare un profumo, le saponette, le creme...Suskind descrive molto bene come estrarre gli aromi, in quali stagioni...e come comunque ogni cosa, ogni essere vivente abbia un unico suo inconfondibile odore.
A volte questo aspetto prevale sulla storia e questo può diventare forse un po' noioso per alcuni. La parte introduttiva è molto lenta, la parte nel mezzo anche, nel senso che non c'è l'azione tipica di un romanzo. Questo perchè Suskind vuole farci capire chi è esattamente Grenouille, dall'inizio fino alla fine la storia è su di lui e il suo particolarissimo dono, non su quello che fa. L'unica parte dove vi è un po' di azione è la parte terza, a cui si sono ispirati di più per fare il film credo. Ma definire Profumo la "storia di un assasino" è riduttivo. Profumo è un libro che promette esattamente quello che dice il titolo: una storia di profumi, delle tecniche con cui si creano i profumi, delle cose che danno i profumi, dei luoghi che emanano odori, di una singolarissima insignificante persona che sapeva sentire il profumo nascosto di ogni cosa. Il resto è una cornice, la degenerazione una conseguenza.
Ma indubbiamente la storia di 'Grenouille l'assassino' è molto più interessante di 'Grenouille il profumiere'.

mercoledì 25 gennaio 2012

Le mie librerie: Libraccio di Milano, via S. Tecla

Sono una girovaga. In ogni città che vado mi piace 'visitare' le varie librerie, starci dentro, sfogliare i libri, spiare i commessi, guardare come sono disposti i libri, decidere se tornarci o meno e uscire senza aver comprato nulla la maggior parte delle volte.

Milano, Libraccio di via S.Tecla 5 (qui)
 
Si trova vicino all'Università Statale, la centralissima sede di via Festa del Perdono, a due passi dal Duomo. Come libreria è...schiacciata. Si divide su tre piani: piano terra dove c'è la narrativa contemporanea a prezzo pieno; piano -1 dove ci sono i testi universitari e scolastici usati, dove si possono vendere i propri libri, e dove ci sono altri libri nuovi ad orientamento universitario più che altro. Poi c'è il piano +1: ecco, io di solito vado direttamente qua, alla narrativa moderna/contemporanea usata. Purtroppo essendo sempre a corto di denaro, per i libri rimedio spesso sull'usato se in buone condizioni, e quindi mi piace spulciare i libri: cercare 'l'affare'.
Il piano +1 è molto scomodo perchè è aperto a quello sotto, nel senso che è come essere sul balcone: quattro lati di libreria con passaggio stretto, libri da tutte le parti e vuoto nel mezzo per permettere a chi è sotto di vedere cosa succede sopra. Ingegnoso, ma scomodo. In ogni caso, là sopra c'è un'intera parete per la narrativa classica e contemporanea; una parete per la storia, la critica letteraria, la filosofia; un'altra per il teatro, il cinema, l'arte; e l'ultima che si divide tra infanzia, bambini, ragazzi, cucina, hobby e altro. Tutto usato, spesso in buonissime condizioni. 
Ho iniziato come al solito a guardarmi attorno e probabilmente ho disturbato i commessi che sistemavano i libri, cosa reciproca perchè anche loro hanno disturbato me facendosi largo ignorando la mia presenza fisica ( il che ha causato una piccola frana di libri).


Mentre girovagavo ho trovato una bellissima copia dell'Isola del Tesoro, vecchia ma in ottime condizioni, probabilmente uno dei remainders, con copertina rigida e illustrazioni a colori, formato in quarto. Molto bella, ad un bambino piacerebbe di sicuro. Volevo prenderla ma ho già ben 2 copie, una bella edizione e una economica, quindi ho cercato altro. Volevo Fiesta di Hemingway ma l'unica copia disponibile era un Mondadori, vecchissima ed in pessime condizioni, e magari con la traduzione ancora 'censurata'. Stavo per andarmene quando ho trovato Cronache dal Big Bang. Avevo sentito parlare di questo libro, incuriosita l'ho sfogliato e mi è piaciuto subito. Innanzitutto usato ma in ottime condizioni, poi bell'edizione: brossurato con filorefe, copertina con segnalibro, carta riciclata ma non schifosa, bel design di copertina e bell'impaginazione interna, con i capilettera degli indici che giganteggiano. La Hacca ha fatto un ottimo libro. Letterariamente parlando: sono incipit di libri famosi/classici commentati da giovani autori, pensieri a volte brevi, profondi, generali. Non ho ancora finito di leggerlo, sono solo all'inizio, ma mi sta piacendo.

Dunque. Ho preso questo libro, ho sceso le scale, ho dato un'occhiato al piano di mezzo, una parete di libri che si divide fra le ultime novità sconosciute usate e i remainders che non interessano a nessuno, non ho trovato nient'altro e sono andata a pagare. La commessa era un po' sulle sue, come sempre, e nel gelido silenzio del lunedì mattina mi ha fatto lo scontrino sbagliando il prezzo. Dopo averla corretta gentilmente, sono uscita e mi sono avviata verso la metro col pensiero che al Libraccio di S.Tecla vale solo la pena andarci perchè è vicino all'università, per cercare qualche testo universitario usato sopratutto, per curiosare là sopra ogni tanto...una sorta di check point di testi universitari usati ( ma solo se la tua facoltà è in FdP), vendi un libro, torni e lo ricompri usato magari. Molto diverso da quello vicino ai Navigli, più frizzante (di cui parlerò quando ci tornerò).

Ah, inoltre ho notato che ora la tessera fedeltà ha un costo: 0.50 cent. Non l'avrei mai detto.

giovedì 19 gennaio 2012

Zero Calcare, amore a prima vista.

Facebook.
Ecco un l'enensimo link. Massì guardiamolo, s'intitola Trenitaja, c'è pure un fumetto.
Leggo, risate.
Curioso nel sito trovo altre storie, ecco quella dopo: In riva al fiume.
Altre risate.
Leggo quella dopo, Pedagogia.
Amore e risate matte.
In quest'ultima striscia verticale ecco fuoriuscire l'odio latente in ognuno di noi per le nuove generazioni (si ammettiamolo: in fondo al cuore li odiamo un po' questi ragazzini, più che odio invidia per la giovinezza che non tornerà più) che non sanno nulla e hanno falsi idoli tipo Ben Ten o i Gormiti.
Questa striscia è fantastica perchè ricalca il tema ironicamente. 
E ti butta dentro Falcor, il fortunadrago della Storia Infinita film o nel libro Fùcur Drago della fortuna.
E dà al malefico marmocchio le fattezze di Blanka, Street Fighter.
E poi ecco: La Haine, uno dei film della mia tarda adolescenza, che pensavo di aver visto solo io e invece sembra sia addirittura un must ( e io non lo sapevo).

Si insomma, consigliato vivamente. I disegni poi sono molto ben curati, tavole pulite, personaggi ben caratterizzati, pieni di particolari. Da leggere.

Qui il sito ufficiale.
Qui il libro.



( Una vignetta pirata, spero non se la prenderà.)

mercoledì 18 gennaio 2012

Amore Amore di Dan Rhodes

Ho finito di leggere questo libro ieri pomeriggio, sul treno.
Sono 101 storie brevi come un soffio. Storie non proprio d'amore come dice il titolo, ma di persone assurde che vivono l'amore in modo assurdo. Il titolo inglese è più azzeccato: "Anthropology".

Non mi è piaciuto moltissimo, avevo letto qualche storia, curioso si, ma leggendolo tutto alla fine non è niente di che. Avrei trovato più interessante delle storie incentrate sui personaggi più che sull'amore, credo che avrebbero reso di più il manicomio mentale dell'autore. 

Le storie in sè non lasciano nulla perchè le situazioni sono troppo inverosimili, sono i personaggi un po' deviati che ti restano nella mente, tutti distortamente e follemente innamorati della follia. 
La mia ragazza è così bella che non ci credo, devo tagliarmi un pezzo di carne per provarlo. 
Ecco, questa è la sintesi di una storia, non bisogna guardare alla trama (che sarebbe ridicolo cercare in storie lunghe neanche mezza pagina) ma a lui che prima si dà piccoli pizzicotti, poi si punzecchia con gli spilli, poi si taglia via la carne. Perchè? Perchè è folle, d'amore si, ma prima di tutto folle.

Ho letto pareri negativi su anobii su questo libro...ecco credo chi abbia la classica idea dell'amore si senta un po' confuso leggendolo, sarebbe divertente osservarli mentre leggono queste storie. L'amore può far impazzire? Si e Rhodes lo dimostra letteralmente.

mercoledì 11 gennaio 2012

Primi Libri

Domenica ho comprato i primi 2 libri del 2012:


Amore Amore di Dan Rhodes.
L'ho preso perchè ne avevo letto un pezzo a casa di un'amica. Mi aveva incuriosita, era insolito.
Gironzolando l'ho trovato, sfogliato, e dato che costava solo 4,9€ me lo sono preso dato che volevo finire di leggerlo e dalla biblioteca ho già troppo prestiti. Che dire...per ora lo trovo carino, anche se non capisco il perchè di quella copertina, per me non c'entra nulla con il contenuto ( piccole, crudeli maniacali e pazze storie d'amore).

La versione di Barney di Mordecai Richler.
Ho guardato il film e mi è piaciuto. Non un capolavoro, ma la storia era bella. Ho letto che il libro è meglio, diverso, completo. Sono ansiosa di leggerlo, a quanto ho capito il regista ha fatto scelte radicalmente diverse nel trasporre la storia. Come al solito c'è chi dice che è una schifezza, normale se prima hai letto il libro. Quelli che hanno fatto il contrario (come farò io) hanno detto che il film li ha aiutati ad entrare meglio nella storia, e ad apprezzarla di più. Vedremo.

Paul Giamatti e Rosamund Pike

martedì 10 gennaio 2012

Cronache del Ghiaccio e del Fuoco: quale edizione?


A Dance with Dragons, l'ultimo libro
 Ho scoperto le Cronache grazie all'ormai famoso telefilm, Games of Thrones, anche se già da tempo diversi amici mi avevano detto di leggerle. Sinceramente avevo provato a dare un'occhiata, ma solo superficialmente, la cosa che mi tratteneva di più era l'enorme quantità di libri...quando avevo guardato erano sei libri, e il mio pensiero era stato: Mi rifiuto di leggere/comprare l'ennesima saga fantasy infinita. 
Comunque. Ho scoperto solo quest'estate che ero stata bellamente presa in giro dalla Mondadori. I libri sono (erano) 4, non 9. - La qualità della storia la lascio giudicare a voi, ma se vi piacciono i fantasy non potete non leggerlo. -
Comunque mi sono domandata: "Perchè?" per la prima volta.
Passo successivo è stato iniziare a leggere, sotto la supervisione di un'amica che mi sta prestando i libri italiani nel giusto ordine. E qui è un caos. Meno male che esiste wikipedia ( o gli amici nerd). Ed eccoci agli altri perchè:
- perchè non si dice in copertina che un libro è la I, II, III parte di un solo libro?
- perchè quando elencano i libri di Martin pubblicati non si mettono in ordine cronologico ?
- perchè invece di inventare titoli non mettere 'parte 1, parte 2' ?
- perchè l'edizione economica fa così cagare ?
Ce ne sarebbero altri suppongo.

In ogni caso la saga mi piaceva, e ho iniziato a guardarmi le varie edizioni per vedere quale serie comprare. E qui c'è solo l'imbarazzo della scelta, ovvero: scegliere il meno peggio.

Edizione 1:
Il primo volume risale al 1999. Edizione con copertina rigida e sovracopertina. La prima copertina è piuttosto tamarra, la seconda pure. Poi le copertine si fanno più modeste, con immagini a caso e titoli improbabili ( libri 3-4, libri 5-6-7, libri 8-9): in Mondadori decidono di affidarsi ad un solo illustratore (Luca Tarlazzi), per dare almeno coerenza grafica alla serie, anche se guardando all'ultima copertina sembra che abbiano di nuovo cambiato idea. Se un libro si giudica dalla copertina .  Almeno quest'edizione è decente da un punto di vista materiale (le pagine non dovrebbero staccarsi). Peccato che sia introvabile, o comunque difficilmente disponibile nelle librerie online (nelle librerie reali è già tanto se hanno tutta la serie in edizione economica).
Prezzo a volume : attorno ai 20-25€ (almeno 180€ in totale quindi se riuscite a trovarli tutti).

Edizione 2: Urania
La prima edizione targata Urania risale al 2007. Sono 5 libri, dove solo il 3^ è stato diviso a metà. I titoli sono tradotti letteralmente, e il terzo spezzato ha lo stesso titolo e sottotitolo: 'parte 1, parte 2'. Per quanto riguarda la grafica, almeno in questa serie c'è coerenza grafica.

Prezzo a volume: sui 7,5 €. Affarone, peccato che siano difficilmente reperibile, o almeno io in libreria non l'ho trovato, e nemmeno su Amazon.
Nota: se il prezzo a volume è così basso comunque sono pronta a scommettere su un'edizione materialmente scadente.



Edizione 3: Oscar Best Sellers. (Questi)

Questa è l'edizione più diffusa, si trova in qualunque libreria reale/virtuale. Non so a quando risalga di preciso, però sono almeno almeno 14 ristampe a leggere il frontespizio di Tempesta di Spade (n.d.r quello che sto leggendo),  addirittura 6 ristampe in 4 anni.
Prezzo a volume: 10€.
Il prezzo sarebbe onesto se l'edizione non fosse così misera. Innazitutto, essendo una mera ristampa, anche qui abbiamo ben 9 libri: 90€ se prendete la serie intera, ma è escluso l'ultimo romanzo, I Guerrieri del Ghiaccio, che è il primo di 3. Sperando che l'edizione economica resti a 10€ (prima costava 9) ed esca per il vostro bene il più presto possibile, spendereste circa 120€ per 12 libri. Libri fatti con materiale economico, destinati ad autodistruggersi tra una decina d'anni, con spoilers in quarta di copertina, e dove non viene mai fatto presente quale numero di libro sia o quale debba leggere dopo: c'è solo la dicitura "Elenco delle opere dello stesso autore". Su Tempesta di spade (5) è riportato questo elenco:

I fiumi della guerra      ->6
Il grande inverno         -> 2
Il portale delle tenebre ->7
La regina dei draghi     ->4
Il regno dei lupi           ->3
Il trono di spade           ->1
Quindi prima di prendere un libro di questa serie bisogna armarsi o di wikipedia o di un amico nerd.

Graficamente è omogenea perlomeno, si limita a riproporre le copertine della 1 Edizione, e per fortuna hanno cambiato le prime due copertine tamarre.


Edizione 4: Edizione "Mammut"
O meglio "Omnibus". O meglio: vediamo se scoppia. E' uno di quei libroni enormi, con tante pagine e carta leggerissima. Questo libro è stato soprannominato "Cronache del ghiaccio e del fuoco vol.1" e raccoglie i primi 2 libri inglesi, A Games of Thrones e Clash of Kings. A quanto leggo in giro in questa edizione manca addirittura la consueta mappa che c'è in ogni edizione.
Prezzo: 22,50€

 Questa edizione si trova facilmente. E' uscito per la prima volta l'anno scorso, non si sa per quale motivo, forse pensavano di farsi perdonare dai lettori unendo 2 libri in 1, ma poi forse ci hanno ripensato ...(leggete i commenti su Amazon e sul sito della Mondadori). Prendendo questo libro si risparmia qualcosina, ma per esperienza so che questi libroni sono delicati e facilissimi da rompersi se avete gatti/cani/fratelli-poco-delicati. La sconsiglio.


Edizione 5: Oscar Grandi Best Sellers

L'ultima. A Dicembre è uscita anche in Italia la serie tv ispirata al primo libro inglese, A Games Of Thrones ( in Italia: Il trono di spade, come il primo libro italiano). Quindi ovviamente la Mondadori si è finalmente accorta di avere in casa la gallina dalle uova d'oro (non se n'era mai accorta, anche se 6 ristampe in 4 anni dovrebbero farti capire qualcosina). Ed ecco l'ultima edizione, che finalmente rispecchia quella inglese, ovvero basta spezzatini, 865 pagine, 1 solo libro, 2 titoli. Copertina: immagine tratta dalla serie tv, Eddard Stark , sempre preferibile alle altre copertine.
Prezzo: 15€
Non l'ho mai vista dal vivo, ma spero vivamente che abbiano perlomeno riguardato la traduzione, corretto refusi vari, corretto le quarte di copertina. Per quanto riguarda la qualità del libro non credo sia molto diversa dall'edizione 3 dato che è sempre brossurato. Varrebbe comunque la pena prendere quest'edizione, visto anche il prezzo, ma c'è un dubbio: a quando le altre edizioni ? Ogni volta che uscirà la serie ? Molto probabilmente si.

Quindi ? 
E alla fine di tutto ciò, all'epoca (qualche mese fa) decisi di non comprarne nessuna di queste edizioni. Mi sto facendo prestare i libri in italiano da amici o dalla biblioteca. A me piace prendere libri, a patto che siano belle storie e bei libri. Sinceramente puntavo su un'edizione nuova in occasione della serie e così è stato, peccato che per completarla ci vorranno anni.
Nel frattempo però mi è stata regalato questo per Natale:

Regalo graditissimo. Quindi a chi se la cava con l'inglese consiglio vivamente questa edizione.
I libri sono piccoli, ma solidi, compatti. Le pagine sono fini, di qualità diversa da quella italiana, la carta sembra quasi lucida. La grafica è minima, ma nulla da obiettare: ogni copertina ha un'immagine che richiama il contenuto del libro, e anche all'interno ogni 'capitolo' ha una decorazione standard. E cosa importante: ogni libro sul retro ha scritto quale numero sia, e nelle pagine iniziali è riportato l'elenco cronologico delle opere.Vedi: 
A SONG OF ICE AND FIRE: 
Book One : A Games of Thrones 
Book Two : A Clash of Kings 
Book Three : A Storm of Swords 
Book Four : A Feast for Crows 
Book Five : A Dance with Dragons

L'ultimo non fa parte del confanetto, ma almeno sai che esiste.
Prezzo: prima di Natale era scontato, mi sembrava si aggirasse attorno ai 20€. Ora è disponibile solo su Kindle, a 15€, visto il prezzo (praticamente 5€ a libro) credo sia andata esaurita. Tra l'altro questa edizione l'ho trovata solo su Amazon, nelle librerie vere ovviamente non c'è.

Beh...che dire: consiglio di imparare/rispolverare l'inglese! 
Difatti io credo che leggerò questi libri con l'ausilio del vocabolario.
Curiosità: sul retro del cofanetto c'è Daenerys!

mercoledì 4 gennaio 2012

Tra saggisti, professori e Montale

Sto studiando Montale.
Dietro ci sarebbero storie lunghissime da raccontare, ma il fatto nudo e crudo è che tra una settimana ho un esame di letterature comparate e sto smattando. Sto maledicendo non l'allegro Montale che ad ogni poesia mi ricorda che in ogni oggetto posso trovare il male di vivere ( vedi il biscotto che annega nel caffelatte la mattina, l'acqua del water che va giù-giù e non ritorna più...continuate voi), non il magrolino Eliot (Montale lo descrive così), non Ezra Pound il (finto) matto. Maledico i professori d'università. Si potrei maledire me stessa per non poter studiare bene visto che ho un sacco di altre cose da studiare, ma preferisco prendermela con coloro che scrivono i saggi. Il primo è senza dubbio Contini: grande studioso di letteratura per chi lo conosce, grandissimo. Peccato che quello che scrive lo capisca solo lui. Io ci ho provato, ma intere pagine di francese non posso capirle appieno: beh, si colpa mia che non so/ho dimenticato il francese. Sconfortata allora poi passo a un'altro saggio, di una donna, Tiziana De Rogatis: sono alla seconda lettura e lo capisco ora. E' molto interessante, MA : perchè deve essere tutto così complicato? Perchè devono esserci interi periodi di quattro o cinque righe con virgole, parentesi, due punti e quanto di più allegro esista nella grammatica italiana? Forse il punto è questo, giocare al rilancio: più spezzetto la frase principale più gli altri faticano a comprendere più fingeranno di aver capito ed apprezzato il tutto. Oppure più gioco con la grammatica più dimostro di saperla usare. Non ce l'ho con tutti i saggisti, ma solo con alcuni, quelli che si divertono a complicare una materia già complessa di suo nelle sue sfumature. Infatti, il saggio che studio per consolarmi è quello del Blasucci: questo è chiaro, semplice, diretto. Deve dirmi che Govoni ha ispirato Montale in diverse poesie, bene, come dirlo? Semplice: breve introduzione di Govoni, e poi elenco di versi di Govoni e versi di Montale a confronto,  e io ho capito. L'elenco è importantissimo, evita di barcamenarmi tra le parentesi e fare i molti collegamenti a mente.
Dopo aver studiato Meneghello, Libera Nos a Malo, e i saggi allegati ho compreso che quello di complicarsi/complicare la vita è una preoragativa tutta italiana. Meneghello vive gran parte della sua vita a Reading, Inghilterra, e si forma nella/con la cultura inglese ( molto, molto, molto brevemente), e da italiano che vive all'estero e guarda all'Italia non capisce perchè gli accademici, gli studiosi per esprimere un concetto debbano essere così complicati (usare i paroloni insomma), anche nelle interpretazioni della sua materia. Per dimostrarlo in Jura, il tremaio confronta due pezzi di saggio, uno inglese e uno italiano, e li commenta ironicamente, sbeffeggiando quello italiano ovviamente.
Tornando al mio amicone Montale. Studiando gli odiosi saggi ho pensato che anche lui fosse come loro. E invece no. Tra le varie cose, ho anche una 'bellissima' dispensa con articoli e mini-saggi, tra cui alcuni scritti da Montale: e sorpresona, lui è chiarissimo. A volte fatico, ma perchè sono pensieri complessi, non perchè sono periodi complessi. Come Eliot, e gli altri. Loro sono chiari nel dire quello che vogliono dire.
Allora perchè i professori devono giocare sporco ?
Io ho abbandonato questo corso dopo due lezioni. Il professore aveva la voce piatta, citava almeno 3 poesie al secondo, e aveva tutti quei difetti da classico professore-universitario-snobbone. Non so come sarà l'esame. So solo che i saggi che devo preparare sono al limite del comprensibile, so che probabilmente al professore interesserà poco che Montale penso di averlo capito davvero, so che molto facilmente non mi ricorderò una sciocchezza e per questo mi manderà via (successo ad una mia amica ahimè). E allora io non potrò fare a meno di domandarmi (ancora): ma a loro, a questi professori, interessa davvero che noi capiamo? Oppure deve essere solo un sapere&sapere? E se non sai ti boccio, e se anche hai capito l'angoscia del male di vivere ma non sai ti boccio lo stesso.
Magari dico queste cose solo per potermi giustificare nel caso vada male, ma non credo: dopo cinque anni di saggi sono stufa. Sarei più rassegnata se non avessi mai incontrato professori validi, ma purtroppo ne ho incontrati: professori che ti ascoltano, parlano, e fanno passare l'esame come una chiaccherata (se hai studiato). O forse il mio lamento è solo la scoperta dell'acqua calda: i professori che insegnano nelle grosse università se ne fregano di te essenzialmente, forse anche loro non vedono loro di timbrare il cartellino e andare a casa.
Per finire...Montale non mi piaceva molto. E continua a non piacermi molto, ma adesso posso dirlo consapevolmente. Ma come persone mi piace, anche come poesia. Certe poesie sono bellissime quando le leggi, poi le capisci, e beh, sono un po' meno belle forse, vedere il male di vivere ovunque non è il massimo (Il che ci porta a quant'era angosciato Montale). Ogni volta che studio un grande autore penso sempre: come-è-possibile. Come è possibile sapere tutto questo, pensare tutto questo, conoscere tutto questo...senza scoppiare. Poi mi ricordo di chi sono (o dove sono: al limite del fuori corso) e tutto torna. 

PS. Per non sapere intendo le piccolezze, in fondo sono solo più di mille pagine di poesie, esclusi i saggi, credo sia impossibile sapere tutto di ogni poesia, quindi se ti faccio l'analisi al momento e te la collego ai temi principali, beh dovresti essere contento. Ma sembra non sia così.
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