domenica 1 aprile 2012

24. Narrativa ottocentesca

24. Il libro che ti fa fuggire dal mondo. 


Jane Austen, le sorelle Bronte, Dumas, Flaubert...i classici della narrativa per eccellenza. Mi piacciono queste storie piene di pathos, di corsetti e cappellini, spade e giuramenti, sentimenti esageratamente romantici. 
Il Conte di Montecristo che complotta per quattro volumi ( nella vecchissima edizione economcia della Bur), le protagoniste austeniane che cercano eternamente un buon partito da sposare, la sfortunata Jane Eyre, il prode (e a volte ottuso) D'Artagnan, gli intrepidi cavalieri di Walter Scott. Potrei metterne all'infinito.
Torno a leggere questi romanzi ciclicamente per immaginare come doveva essere vivere nell'Ottocento per poter partorire romanzi così romanticamente complessi e assurdi nelle loro trame. E' divertente leggerli alla luce di tutto quello che ha portato il Novecento. 
Leggerli è come ubriacarsi di vino rosso, un leggero mal di testa e quell'odore amarogonolo che ti rimane addosso per qualche giorno.

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