domenica 24 marzo 2013

Cinquemila chilometri al secondo, Manuele Fior

Una bella graphic novel con splendide illustrazioni.
Cinquemila chilometri al secondo,
Manuele Fior, Coconino Press e Fandango, 2011
Di cosa parla
Una delicata storia d'amore.
Lucia ha 16 anni ed è nuova nel quartiere. In un giorno d'estate se ne sta tranquillamente ad oziare invece di aiutare la mamma quando sente delle urla: sono due ragazzi nell'appartamento vicino che fanno gli scemi, Piero e Nicola.
Più tardi scende e lì trova entrambi ad attenderla: qualche sguardo, poche parole e tra lei e Piero scatta qualcosa, Nicola sghignazza.
Salto temporale, Lucia è partita, è in Norvegia, Piero è rimasto in Italia.

Di salto temporale in salto temporale, quei giorni afosi rimarranno il momento più bello nei loro ricordi.

Ho letto questa graphic novel perché credevo fosse del genere young adults visto che all'inizio i protagonisti sono adolescenti.
Però non è young adults.
In questa graphic novel si trovano alcuni temi tipici dell'adolescenza come l'amicizia, il primo amore, il primo rapporto...però c'è anche altro, molto altro, il dopo.
Per apprezzare questa storia bisogna essere grandi, avere vissuto abbastanza, avere qualche bel ricordo dolce amaro in cui perdersi ogni tanto e pensare che non avremo mai più quella spensieratezza, quella gioia, quella ingenuità.
E' una cosa un po' triste da pensare a volte, perché se pensiamo così tanto a quando eravamo giovani forse dovremmo farci qualche domanda.
E Lucia e Piero qualche domanda se la fanno.

Cinquemila chilometri al secondo ha il pregio di essere illustrato magnificamente secondo me.
Ho trovato le tavole di Manuele Fior bellissime, delicate e ambigue come la storia.
La parte scritta, essendo un fumetto si riduce ai soli dialoghi, che però sono davvero pochi.
E' il disegno a tenere legata la storia, a mostrare le ossessioni dei protagonisti e gli stati d'animo.
Ci sono intere tavole che mi hanno ricordato alcuni set cinematografici: i dialoghi dicono una cosa, ma gli sguardi, le inquadrature, i paesaggi, i colori dicono altro, mettono a nudo i protagonisti.

La parte che ho preferito è stata quella ambientata in Norvegia, per i bellissimi disegni: delicatissimi acquerelli nelle sfumature azzurro/viola. Fino a quel momento, devo essere sincera, leggevo per i disegni.
Poi improvvisamente anche la storia ha preso lentamente un'altra strada, che non mi aspettavo, fino al colpo di scena finale, che mi ha lasciata stupita.

Da Cinquemila chilometri al secondo non mi aspettavo molto; mi sono ricreduta perdendomi nelle atmosfere evocate dai disegni e leggendo fino in fondo la storia.
La storia è raccontata a pezzi, la si deve estrapolare a forza per non perdere il filo, questo mette in difficoltà a volte. Però il non-detto è ben compensato dalle bellissime tavole.
Dimenticavo, per apprezzare questa storia devono piacere anche quelle storie un po' ambigue, dove non si è mai certi di avere capito bene fin quando non si legge l'ultima pagina.

Spero di leggere presto qualcos'altro di Manuele Fior, dove finalmente testo e disegni siano ben equilibrati.
Se vi capita sotto mano consiglio di leggerlo o almeno di sfogliarlo e godersi quei fantastici acquerelli.

Questo il sito di Manuele Fior.

2 commenti:

  1. Le tavole che hai pubblicato qui sono davvero belle, mi piace come Fior usa i colori :) La resa della pioggia nella prima immagine, poi, è fantastica.

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    1. Purtroppo ho trovato solo queste, nel volume i disegni sono ancora più belli !

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