Ognuno di noi in casa ha la sua libreria su cui stanno orgogliosi i libri che ha amato, che ha a prestito...o che vorrebbe dimenticare (il polpettone trash regalatovi dalla vecchia zia). I libri stanno lì, immobili, ad attendere che un giorno torneremo da loro e voi vi sarete certo domandati se esiste qualcuno che ha amato quei libri quanto noi. Questo oggi è possibile grazie al web 2.0. Esistono infatti parecchi siti, grandi e piccoli, che offrono la possiblità di "costruire" la propria libreria online, vedere chi e quante persone hanno letto un libro, cosa ne pensano, scambiarlo. Questi siti sono i social network dei libri: basta inserire il codice isbn o utilizzare il motore di ricerca e troverete tutto quello che cercate (circa) sul libro che avete tra le mani.
L'entusiasmo di Anobii |
Anobii è stato il primo social network dedicato ai libri. E' nato nel 2006 e per qualche tempo è stato l'unico, cosa che gli ha permesso di diventare il più conosciuto. I servizi che offre sono diventati un must: catalogazione, recensioni, voti, lista desideri, scambio, gruppi di libri/lettura/librerie.
Ma non è il solo. Sono nati altri social network simili, alcuni dalle funzioni praticamente uguali, altri con qualcosa in più da offrire. Gli altri hanno anche approffittato del fatto che ci sono stati periodi in cui Anobii era visibilmente rallentato: le pagine non si caricavano, per poter modificare la scheda di un libro dovevi aspettare anni. C'era chi parlava addirittura di un prossimo declino anobiano: eravamo alla frutta insomma. Però Anobii sembra (sembra!) avercela fatta. I rallentamenti e malfunzionamenti erano causati dallo sviluppo delle applicazioni per iPhone&Android e dal passaggio a una compagnia inglese sostenuta dalla catena di distribuzione HMV e da case editrici come Penguin, Harper Collins, Random House Group. Il progetto sarebbe quello di creare una nuova versione di Anobii con annessa la possibilità di comprare libri, ma sopratutto e-book ( Amazon starà placidamente a guardare?).
Goodreads |
Inutile dire che mentre il numero 1 si preparava a fare il grande passo gli altri si sono precipitati a raccogliere quei preziosi utenti insoddisfatti, primo fra tutti Goodreads. Il funzionamento è simile ad Anobii: inserisci codice isbn e cataloghi il tuo libro. Leggendo discussioni di utenti Gr scopro che mancano due opzioni, ovvero la wishlist e il sistema dello scambio, ma i dubbi non si fermano qui: c'è il problema dell'importazione della libreria da una piattaforma all'altra ( a qualcuno Gr non ha letto metà libreria), l'affetto per Anobii (chi legge i libri è sempre un sentimentalone in fondo), infine il fatto che su Gr si trovino prevalentemente libri e utenti stranieri: stimolo e deterrente allo stesso tempo. Potete leggere qui e qui le discussioni. Ma Gr ha anche molti aspetti positivi, per me il più interessante di tutti è il profilo autore: ovvero se sei autore hai un profilo dove sono ben visibili i libri che hai scritto, puoi inserire video e presentazioni varie dei tuoi inoltre e in più agli utenti che diventano tuoi fan (come su fb) arrivano aggiornamenti sulle tua attività di scrittore e lettore; un esempio Wu Ming. Inoltre puoi facilmente condivedere libri e recensioni (su facebook e twitter per ora). Se avete bisogno di altre ragioni per essere convinti qui ne trovate almeno 10.
Shelfari |
Anche questa piattaforma ha le stesse caratteristiche degli altri social network libreschi, solo che a differenza delle altre è completamente in inglese. Oltre all'inserimento dei libri che hai letto, la votazione, l'eventuale recensione, Shelfari offre la possibilità agli utenti di avere un profilo molto più accurato e in base ai tuoi interessi puoi conoscere persone con gusti libreschi simili ai tuoi. Inoltre, come avrete notato, è sponsorizzato da Amazon, quindi i libri che desiderate potete direttamente acquistarli. I libri che leggi poi possono essere pianificati in diversi modi (l'opzione Shelf): i libri che leggi, i libri che hai letto, i libri che hai intenzione di leggere, i libri che desideri, i libri che hai e i tuoi libri preferiti.
Altra funzione interessante di Shelfari è la possibilità di leggere il primo capitolo o l'incipit di parecchi libri (in italiano ancora pochi credo essendo S solo in lingua inglese).
Library Thing |
Non è propriamente un social network, è un "social cataloging web application". Anche su LT comunque immetti i tuoi libri tramite codice isbn, puoi vedere chi l'ha letto, le tag, le classiche funzioni insomma. Di diverso ha che innanzitutto è nato prima del famoso Anobii(nel 2005) e secondo non è completamente gratis: la tua libreria può contenere solo fino a 200 libri, poi devi pagare una quota annuale, 10$, o una quota vitalizia, 25$. Questo perchè LT è destinato oltre che a privati, anche a librerie, biblioteche e case editrici. Certo anche sugli altri social network potete trovare editori e librai, ma le biblioteche? LT è più che altro uno strumento di descrizione e catalogazione, più simile alla biblioteca che alla libreria. I dati sui libri sono estremamente precisi e numerosi, sono ricavati dalle principali biblioteche (circa 700) e da 6 diversi store di Amazon. Inoltre in base al libro che stai visualizzando ti suggerisce quali libri potrebbero interessarti (questa funzione c'è anche in GR), dove puoi trovarlo on line, nelle librerie e nelle biblioteche vicino a te. Ci sarebbe ancora moltissimo da dire su LT, ma lascio due link che spiegano meglio di me come funzionano.
Qui una presentazione ahimè vecchia (2008) di LT in italiano: vecchia ma esauriente.
Qui invece trovate un bel confronto tra Anobii e Library Thing, a favore del secondo più che altro.
Posso solo dire che l'aspetto "social" sembra sia cresciuto in questi anni, molto meno gli utenti italiani.
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Ecco. Un breve elenco dei più famosi social network che trattano di catalogazione/condivisione libri (se volete approfondire vi consiglio i link). Ma non esistono solo questi social network, ne stanno nascendo moltissimi nuovi, con funzioni complementari e allo stesso tempo diverse. L'obiettivo comunque è sempre lo stesso: avvicinare i lettori l'uno all'altro, avvicinare le istituzioni(bilbioteche) agli utenti, avvicinare le case editrici ai propri lettori. Condividere e accrescere una passione comune.
E anche l'Italia nel suo piccolo si dà da fare.
Librerie virtuali italiane
Librerie virtuali italiane
Bookerang |
L'unico elemento che lo distingue dagli altri SN sembra essere la "la fotocitazione che permette di condividere immagini o frasi di un libro che si vuole commentare"(cit.).
Yabooks
Yabooks |
Bookville
Bookville offre la possibilità di creare e gestire la libreria virtuale, creare discussioni su libri e altri temi, conoscere altre persone (è un social network no?). Si può scegliere tra due tipi di account: Standard e Social. Con la prima puoi gestire la libreria, farti nuovi amici, condividere le letture, creare discussioni sui Libri. La Social invece ti consente di partecipare alla vita sociale di BookVille: suggerire libri agli amici, pubblicare recensioni, migliorare le informazioni sui libri, in modo da accumulare punti cheper farsi una "posizione". Inoltre ogni abitante appartiene a un certo livello in base alla data d'iscrizione, al numero dei libri letti, alle recensioni, agli amici invitati ad iscriversi. Una volta raggiunto un certo livello si può aspirare ad essere convocati alla Corte del Re della tua Regione che ti attribuirà un nuovo livello e ti regalerà un documento (?) che sbloccherà altre funzionalità Social.
Una sorta di Gdr per lettori insomma, dove le missioni sono i libri da leggere. Ma cosa si ottenga proseguendo in questo labirinto di livelli non si sa (la pagina facebook parla di premi settimanali e/o mensili).
Zazie
Zazie |
Scambiare i libri
Book Mooch |
"Nuova vita ai vecchi libri". Quante volte vorreste disfarvi di un libro ma non avete cuore di buttarlo e al Libraccio vi hanno riso in faccia? Potete provare a scambiarlo su Anobii, ma anche qua correte il "rischio" che rimanga sullo scaffale in eterno se non trovate l'utente che fa per voi. Su Book Mooch non si scambiano libri, si "donano". Tu inserisci i libri che vuoi dare via sul catalogo di BM, facendo questo acquisisci 1/10 di punto. Una volta messi da parte i preziosi punti puoi darti all'esplorazione del catalogo e scegliere i libri che vuoi: li puoi avere pagando con i punti (1 libro costa 1 punto). E ogni volta che qualcuno vorrà il tuo libro e tu lo invierai, guadagnerai un punto. Non si paga nulla: l'unico costo è legato ai costi di spedizione. Qui trovate le istruzioni nel dettaglio e qui una breve descrizione. Se avete libri di cui volete disfarvi lo consiglio. Una cosa interessante è la wishlist: una volta raggiunti i punti necessari vi arriverrano a casa i libri in automatico.
Bookcrossing |
Credo che molti avranno già sentito parlare di BK. Anche in questo caso si parla di libri da dare via, ma non devono essere necessariamente libri di cui disfarsi, anzi: BK incoraggia a "liberare" libri che abbiamo apprezzato per permettere anche ad altri di godere di quella storia. Il funzionamento è semplice: prendi il libro, lo registri, lo etichetti (una sorta di "passaporto" BK: potrai seguire il percorso del libro), lo liberi. Esistono tre modi per liberare un libro: puoi regalarlo/inviarlo a qualcuno che conosci o qualcuno che vorrebbe quel libro nella communitu di BK, si tratta di un rilascio controllato; oppure puoi semplicemente liberarlo a caso, abbandonarlo da qualche parte dove sai che esistono dei lettori, il rilascio in libertà; esistono poi le BKZ: ovvero zone scelte dagli utenti come luogo di rilascio, passi di là e sai che potresti trovare un libro se sei fortunato. Ultimo passo, seguire il libro: il lettore che troverà il libro se sarà gentile si registrerà e scriverà dove ha trovato il libro e cosa ne pensa, così che tu sappia il viaggio che sta compiendo il tuo libro. Alcuni libri tendono a rimanere nelle stesse zone, altri girano letteralmente il mondo.
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Conclusioni
Questo un breve panorama sul mondo dei Social Network pensati per gli amanti della lettura. Ripeto che ne esistono molti altri, ho solo fatto una raccolta dei più famosi e conosciuti, quelli che conoscevo già e quelli in cui mi sono imbattuta mentre cercavo altre informazioni. Il modello di SN a mio avviso più interessante è quello iniziato da Yabooks. Innanzitutto perchè giustamente chi ha dato vita a questo progetto non ha pensato di porsi come "nemico" di Anobii, sarebbe obiettivamente impossibile per un piccolo social network italiano, ma ha deciso di offrire qualcosa in più, di dare un valore aggiunto ai lettori che si iscrivono. A partire dalle semplici librerie virtuali, YB ha creato/sta creando un'occasione di confronto vero tra lettori appassionati e aspiranti scrittori, per dare vita a qualcosa di concreto.
Pubblicare libri sui Social Network
Esistono poi altri social network che hanno accantonato totalmente l'idea della libreria virtuale e puntano solo sulla pubblicazione degli aspiranti scrittori, ma in modo originale.
Un esempio italiano può essere:
In breve: si possono pubblicare i libri gratuitamente, farli leggere direttamente online, renderli disponibili per il download gratuito in pdf/epub, ed eventualmente venderli. Sul sito esiste una community dove gli autori sono in contatto tra di loro, si confrontano, discutono. Esempi stranieri:
PubSlush
Questa piattaforma dà la possibilità agli aspiranti scrittori di poter pubblicare i propri scritti, ma con determinati criteri. Innazitutto sul sito verranno esse on-line dall'autore 10 pagine e il sommario del romanzo. Saranno i lettori poi a leggere e giudicare quale romanzo meriti di essere pubblicato e quale no, come? Se il pezzo estratto è piaciuto, se l'autore si presenta bene nella sua pagina, se insomma si vuole sapere come va a finire si supporta l'autore, ovvero si pre-ordina il libro. Attenzione: supportando il libro non si pagherà nulla prima, anzi, solo al millesimo supporto il romanzo potrà essere pubblicato, e solo allora arriverà il conto. Per quanto riguarda l'autore, la PS si a carico dell'intero processo di edizione: editing, stampa, marketing, distribuzione. Inoltre cosa importante: si detiene il copyright delle proprie opere e più aumentano i supporter più si ha la possibilità di incrementare i propri guadagni ( si parte con 5,000$ a 1000 supporter). Quindi...."No cost, no risk! What do you have to lose?"
Authonomy
Altra community di lettori, scrittori, editori. Puoi creare e gestire la tua libreria on line ma puoi anche pubblicare i tuoi racconti, i tuoi romanzi, saranno i lettori a giudicarli. E' supportato dalla HarperCollins, quindi è presumibile credere che i libri migliori saranno pubblicati dalla suddetta casa editrice:
"How do you make money? What’s the catch? HarperCollins hopes to find new, talented writers we can sign up for our traditional book publishing programmes – We've already successfully published a number of books found here and we’ll be reading the most popular manuscripts each month as part of this ongoing search. "
Quindi sperano di trovare una novella J.K. Rowling e comunque in una domanda dopo si specifica che la HC pubblicherà solo i libri in cui crede veramente, quindi non tutti i romanzi presenti su Authonomy vedranno la pubblicazione.
Per finire. Sembra sia diventato ormai raro trovare il lettore vecchio stampo: spesso solo, al buio, tra gli scaffali di qualche vecchia libreria. Questo è indubbiamente positivo, il confronto aiuta il lettore a crescere, la condivisione dei libri deve stimolare il lettore ad esplorare anche altre librerie, spingendolo verso scaffali sconosciuti ed inesplorati. L'obiettivo dei social network è tutte queste cose, ma sopratutto avvicinare i lettori l'uno all'altro, per dimostrare che non siamo soli nell'immenso mondo dei libri e che a volte è molto più quello che non sappiamo, che non conosciamo.
Per finire. Sembra sia diventato ormai raro trovare il lettore vecchio stampo: spesso solo, al buio, tra gli scaffali di qualche vecchia libreria. Questo è indubbiamente positivo, il confronto aiuta il lettore a crescere, la condivisione dei libri deve stimolare il lettore ad esplorare anche altre librerie, spingendolo verso scaffali sconosciuti ed inesplorati. L'obiettivo dei social network è tutte queste cose, ma sopratutto avvicinare i lettori l'uno all'altro, per dimostrare che non siamo soli nell'immenso mondo dei libri e che a volte è molto più quello che non sappiamo, che non conosciamo.
oltre ad anobii mi sono iscritta a GoodReads, ma dopo poco l'ho abbandonato... per i soliti problemi, mezza libreria persa, pochi utenti e libri italiani. ciao!
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