La storia in breve
A. Passilinna - Il migliore amico dell'orso |
Il
reverendo tutto sommato accoglie l'orsetto in casa di buon grado, e
anche la moglie Saara è felicissima: adorna pulire le feci di Satanasso
(nomignolo che gli affibia).
I
50 anni portano ad Oskari anche altri regali, come la crisi della fede,
la crisi esistenziale (anche se per i compaesani è semplicemente
ammattito definitivamente), e anche una buona dose di frustrazione. Ma
ci penserà Satanasso a movimentargli la vita, o meglio a salvargli la
vita da una routine che a volte può uccidere (sopratutto se vivi in un
paesino ai confini del nulla). Tra vescovi rampognosi, lanci di
giavellotto in verticale, navi alla deriva, costruzioni di tane
invernali, il reverendo e il suo orso vivranno un'avventura dopo
l'altra, come non avrebbero e non avremmo mai immaginato.
Un parere
Ho
scelto questo libro dallo scaffale -straordinariamente scarno- della
letteratura nordica, in biblioteca. Non ho letto la quarta di copertina e
non conoscevo l'autore: ho trovato solo il titolo curioso. Conoscevo
solo la casa editrice, l'Iperborea, specializzata in questo tipo di
letteratura e brava nel suo lavoro.
Sono
rimasta soddisfatta: ho letto una storia che non è assolutamente
prevedibile (forse si se si è letto qualche altro libro di Passilinna),
umoristica al punto giusto e ricca di scenari da sogno.
Il
personaggio di Oskari è molto buffo. Non è un personaggio dal carattere
forte: è un pasticcione, uno sconclusionato, molto appassionato
dell'hobby del momento, di ingegno vivacissimo e originale, e
fondamentalmente buono. Quando i compaesani gli regalano l'orsetto non
si arrabbia, comprende il velato messaggio, ma non recrimina nulla:
anzi, si affeziona a Satanasso, si prende totalmente cura di lui, forse
fin troppo. La moglie, Saara, ha il ruolo un po' infelice di personaggio
antipatico a prescindere: si vede poco di lei, il tutto però in
prospettiva del marito che ne combina d'ogni alle spalle della moglie.
Ma Saara non è comunque una protagonista, un personaggio introduttivo
direi. La grande star della storia è indubbiamente Satanasso. Il libro
inizia con lui e non viene mai abbandonato. Le attenzioni verso l'orso
si moltiplicano: da parte di Oskari, da parte del paese, da parte di
tutti i personaggi incontrati man mano, e anche dall'autore. Infatti per
bocca dell'etologa Sonja ci vengono fornite molte informazioni sugli
orsi e sulle loro abitudini: cosa mangiano, quando vanno in letargo, la
loro intelligenza, come costruire una tana... Ma oltre a questo aspetto
"tecnico", Satanasso è proprio un bel personaggio: certo dalla sua parte
ha la fortuna di non poter parlare, al di là di questo però è
divertente leggere come lo descrive Passilinna. E proprio il modo di
raccontare dell'autore rende questo libro così piacevole da leggere. I
personaggi sono al limite del grottesco, ma non sfociano mai nel
ridicolo, le situazioni assurdamente inverosimili sono raccontate in
modo così semplice da non sollevare polemiche razionali... lo humour
permea l'intera storia, è in ogni scena: anche la scena iniziale, di per
sè tragica, non riusciamo a non leggerla senza un sorrisetto sulle
labbra osservando i vari personaggi muoversi.
Inoltre ho trovato bellissime e appaganti le descrizioni dei desolati paesaggi nordici: questi luoghi dove per km non trovi nessuno, dove d'inverno puoi muoverti solo con gli scii, dove la natura è padrona...luoghi dove la solitudine ti spinge a trovare tutto quello che la vita può offrire. L'ambientazione finale è la mia preferita: un luogo in assoluto contatto con la natura, a un passo dal cielo e dal nulla. Sono luoghi che trovo affascinanti.
Consiglierei questo libro a chi ama le storie improbabili, la natura, il nord Europa e i matti che questi luoghi a volte può partorire: un prete spretato e un orso amici per la pelle, perchè no?
Due parole sulla casa editrice e sull'edizione
Il libro è dell'Iperborea, casa editrice specializzata in letteratura nord-europea. Per la maggior parte tratta libri dei paesi scandinavi ( Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca) e dell'area nederlandese, estone, islandese. Esiste dal 1987 e fino ad oggi ha 3 collane all'attivo: narrativa, saggi di stampo letterario e Ombre (gialli).
I libri devo dire che sono fatti bene: rilegatura a filorefe (aprite pure il libro: le pagine non vi resteranno in mano), copertina morbida ma in carta spessa e ruvida, pagine fatte con carta solida e resistente. Un piccolo investimento letterario: una bella storia e un bel libro. Il formato è particolare: 10x20, quindi un libro stretto e lungo. Scomodo? Affatto. Avendo questo formato particolare si riesce facilmente a individuare i libri Iperborea sia in libreria che in biblioteca, inoltre stanno comodamente in una tasca.
Inoltre ho trovato bellissime e appaganti le descrizioni dei desolati paesaggi nordici: questi luoghi dove per km non trovi nessuno, dove d'inverno puoi muoverti solo con gli scii, dove la natura è padrona...luoghi dove la solitudine ti spinge a trovare tutto quello che la vita può offrire. L'ambientazione finale è la mia preferita: un luogo in assoluto contatto con la natura, a un passo dal cielo e dal nulla. Sono luoghi che trovo affascinanti.
Consiglierei questo libro a chi ama le storie improbabili, la natura, il nord Europa e i matti che questi luoghi a volte può partorire: un prete spretato e un orso amici per la pelle, perchè no?
Due parole sulla casa editrice e sull'edizione
Il libro è dell'Iperborea, casa editrice specializzata in letteratura nord-europea. Per la maggior parte tratta libri dei paesi scandinavi ( Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca) e dell'area nederlandese, estone, islandese. Esiste dal 1987 e fino ad oggi ha 3 collane all'attivo: narrativa, saggi di stampo letterario e Ombre (gialli).
I libri devo dire che sono fatti bene: rilegatura a filorefe (aprite pure il libro: le pagine non vi resteranno in mano), copertina morbida ma in carta spessa e ruvida, pagine fatte con carta solida e resistente. Un piccolo investimento letterario: una bella storia e un bel libro. Il formato è particolare: 10x20, quindi un libro stretto e lungo. Scomodo? Affatto. Avendo questo formato particolare si riesce facilmente a individuare i libri Iperborea sia in libreria che in biblioteca, inoltre stanno comodamente in una tasca.
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