Amici di Yumoto Kazumi è un romanzo per ragazzi che è stato finalista al premio Andersen 2015 ed è nella cinquina finale del premio Mare di libri.
La storia è ambientata in Giappone e, come si può vedere dalla copertina (di Francesco Sanesi), i protagonisti sono tre ragazzini di 6° elementare: Kiyama, lo spilungone; Kawabe, quello con gli occhiali; e Yamashita, il ciccione.
Il tutto inizia quando Yamashita va al funerale della nonna: ai tre ragazzini viene la curiosità di sapere come funzioni esattamente la morte.
Una curiosità ben strana, no?
Comunque, per soddisfare questa macabra curiosità, iniziano a tampinare un povero vecchio.
Lo osservano con attenzione e decidono che potrebbe essere questione di giorni; quindi iniziano a pedinarlo facendo veri e propri appostamenti. All'inizio con discrezione, ma poi, essendo tre ragazzini un po' sfigati, la discrezione va a farsi friggere e vengono scoperti.
E così, dopo vari battibecchi, Kiyama, Kawabe e Yamashita iniziano a frequentare regolarmente la casa del vecchio, sempre con la scusante di volerlo vedere morire, ma ben presto inizia a farsi strada un altro sentimento.
venerdì 29 maggio 2015
martedì 26 maggio 2015
La montagna magica, Jiro Taniguchi
Ho scelto di leggere questa graphic novel in quel modo molto poco razionale con cui scelgo i libri ultimamente: sistemo i libri in biblioteca, incappo in qualcosa che sembra interessante, lo tiro fuori e dopo aver sfogliato brevemente lo porto a casa.
Di Jiro Taniguchi avevo già letto qualcosina tempo fa, In una lontana città.
Sarò sincera: non ricordo granché della storia.
Ricordo solo che al termine non ero pieno soddisfatta della lettura, forse mi aspettavo di più.
Jiro taniguchi è un magaka molto diverso da quelli cui siamo - sono - abituati.
Immergersi in una delle sue storie è come ascoltare i ricordi un vecchio signore. Non ancora così vecchio da far si che le storie siano più delle antiche leggende, ma abbastanza perché vi sia quella dolce magia che permea tutti i racconti giapponesi che ci(mi) fanno impazzire.
Di Jiro Taniguchi avevo già letto qualcosina tempo fa, In una lontana città.
Sarò sincera: non ricordo granché della storia.
Ricordo solo che al termine non ero pieno soddisfatta della lettura, forse mi aspettavo di più.
Jiro taniguchi è un magaka molto diverso da quelli cui siamo - sono - abituati.
Immergersi in una delle sue storie è come ascoltare i ricordi un vecchio signore. Non ancora così vecchio da far si che le storie siano più delle antiche leggende, ma abbastanza perché vi sia quella dolce magia che permea tutti i racconti giapponesi che ci(mi) fanno impazzire.
domenica 17 maggio 2015
Il blu è un colore caldo, Julie Maroh
Oggi 17 maggio è la giornata internazionale contro l'omofobia.
E ho ripreso tra le mani Il blu è un colore caldo di Julie Maroh, un po' per "l'occasione", un po' perché non ne ho mai parlato anche se l'ho letto tempo fa, un po' perché ho letto questo articolo e non mi trovo molto d'accordo con quanto espresso dall'autrice.
La prima cosa che colpisce, che mi ha colpita, è il bellissimo disegno che fa da cover alla graphic novel. E anche il titolo, Il blu è un colore caldo/Le bleu est une couleur chaude, molto evocativo.
Comunque, il disegno l'ho trovato subito magnetico: quel blu pieno di sfumature, l'occhio ammiccante di Emma, il lieve sorriso che rivolge a noi o a Cléméntine?
Questo secondo me è quello che ti spinge a prendere in mano e a sfogliare questo albo, ancor prima di sapere che parla di una storia d'amore tra due ragazze.
E ho ripreso tra le mani Il blu è un colore caldo di Julie Maroh, un po' per "l'occasione", un po' perché non ne ho mai parlato anche se l'ho letto tempo fa, un po' perché ho letto questo articolo e non mi trovo molto d'accordo con quanto espresso dall'autrice.
La prima cosa che colpisce, che mi ha colpita, è il bellissimo disegno che fa da cover alla graphic novel. E anche il titolo, Il blu è un colore caldo/Le bleu est une couleur chaude, molto evocativo.
Comunque, il disegno l'ho trovato subito magnetico: quel blu pieno di sfumature, l'occhio ammiccante di Emma, il lieve sorriso che rivolge a noi o a Cléméntine?
Questo secondo me è quello che ti spinge a prendere in mano e a sfogliare questo albo, ancor prima di sapere che parla di una storia d'amore tra due ragazze.
mercoledì 13 maggio 2015
Appunti per una storia di guerra, Gipi
Gipi è un artista cui mi sono avvicinata solo di recente.
Ho letto S. che è molto bello, tenero e grave allo stesso tempo per la storia che racconta, quella di un padre e dei suoi terribili ricordi, a metà tra storie horror e simpatiche prese in giro.
Da Apppunti di una storia di guerra non sapevo cosa aspettarmi. L'edizione che ho in mano è quella pubblicata dalla Rizzoli nella serie 24/7.
Il mio spaesamento derivava dal fatto che non è riportato da nessuna parte, né sulla quarta né sul segnalibro interno di cosa parlasse effettivamente.
Ovvero, cosa cercavo io?
Cercavo una qualche traccia per sapere a quale guerra si facesse riferimento: quale delle mille aveva deciso di raccontare Gipi?
Una volta letto l'albo invece capisci che Gipi non racconta una guerra, ma la guerra.
Ho letto S. che è molto bello, tenero e grave allo stesso tempo per la storia che racconta, quella di un padre e dei suoi terribili ricordi, a metà tra storie horror e simpatiche prese in giro.
Da Apppunti di una storia di guerra non sapevo cosa aspettarmi. L'edizione che ho in mano è quella pubblicata dalla Rizzoli nella serie 24/7.
Il mio spaesamento derivava dal fatto che non è riportato da nessuna parte, né sulla quarta né sul segnalibro interno di cosa parlasse effettivamente.
Ovvero, cosa cercavo io?
Cercavo una qualche traccia per sapere a quale guerra si facesse riferimento: quale delle mille aveva deciso di raccontare Gipi?
Una volta letto l'albo invece capisci che Gipi non racconta una guerra, ma la guerra.
lunedì 11 maggio 2015
Maze Runner. La fuga, James Dashner
Maze Runner, il film |
Ho trovato il film molto carino, quindi mi sono avvicinata ai libri di James Dashner.
Da brava nerd sono partita con il primo, Il labirinto, per vedere quanto effettivamente fosse stato fedele il film.
Ho trovato film e libro abbastanza fedeli l'uno all'altro nella trama in generale, anche se qua e là le piccole differenze ci sono sempre. Quelle piccole cose che ti fanno sempre pensare "il libro è meglio".
Parlo di ambientazione, descrizioni, spiegazioni.
Il film è molto veloce, succede tutto molto in fretta perché effettivamente ci sono un sacco di cose da raccontare, prima fra tutti, la più interessante, chi è Thomas, perché ha perso la memoria e perché si trova in una radura piena di ragazzini astiosi.
Nel libro l'autore se la prende con calma, forse troppa, e ci racconta mille cose, inutili ai fini della trama, ma comunque ci sono.
giovedì 7 maggio 2015
Se leggere è considerato una frivolezza passeggera
Immagine stereotipata di una donna lettrice. Io di solito leggo in bagno (perché c'è più luce, non pensate male, anche se certi libri...) |
In un paese che non legge, che è ancora fortemente maschilista e che ha una classe politica che ha chiamato i giovani con vari appellattivi bamboccioni/choosy/mammoni etc.
Capirete anche voi che c'è qualcosa che non va.
L'anomalia sono io-che-leggo ovviamente, non il sistema e il modo di pensare comune.
Così succede che sempre-più-spesso alla domanda/risposta: «Leggi tanto?/ Si, mi piace leggere» la gente, per lo più signore oltre i 40-50, mi rispondono con un sorrisetto: «ah si? Goditela adesso perché poi non avrai più tempo di leggere» - sorrisino d'intesa con altra signora - «dopo avrai così tante cose da fare che ti passerà!».
Oppure: «Eh ma tu sei giovane, hai tanto tempo libero. Vorrò vederti alla mia età!»
E ancora: «Vedrai quando ti sposerai»
mercoledì 6 maggio 2015
Josephine, Pénélope Bagieu
Ho letto che dovrebbe uscire il terzo volume di Josephine di Pénélope Bagieu e non vedo l'ora di leggerlo.
Josephine è la protagonista dell'omonimo fumetto, scritto da Pénélope Bagieu e pubblicato in Italia da Hop Edizioni.
I due albi raccontano la vita quotidiana di questa ragazza, trentenne e single nella città più romantica del mondo, Parigi.
Sono tanti micro-episodi, a volte di una pagina sola, dove viene mostrata la quotidianità di Josephine, tra battibecchi lavorativi, una famiglia abbastanza stressante e la perenne ricerca del grande amore.
Josephine è la protagonista dell'omonimo fumetto, scritto da Pénélope Bagieu e pubblicato in Italia da Hop Edizioni.
I due albi raccontano la vita quotidiana di questa ragazza, trentenne e single nella città più romantica del mondo, Parigi.
Sono tanti micro-episodi, a volte di una pagina sola, dove viene mostrata la quotidianità di Josephine, tra battibecchi lavorativi, una famiglia abbastanza stressante e la perenne ricerca del grande amore.
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