mercoledì 22 maggio 2013

Il mio breve Salone libresco

La seconda volta è sempre meglio della prima.
[segue ennesimo resoconto di un blogger qualunque].
Io e il mondo
Eh si, alla fine sono riuscita ad andarci al Salone del Libro.

In un piovoso lunedì mattina la sveglia è crudelmente suonata alle 6.00.
Per costringermi ad alzarmi l'avevo anche posizionata assai lontana dal letto, per evitare l'effetto piumino (vedi Zerocalcare).
disegnino abbandonato allo stand di Sky
Nonostante partissi stanca, insonne, con pochi soldi (che novità), è stata una buona giornata.
Dopo un viaggio di tre ore io e il mio recalcitrante ragazzo/pseudo-marito/pacsmancato abbiamo varcato la soglia del Salone dall'entrata dei professionali. Ci siamo sentiti un po' bulli per questo, non pagare. Si, sentire i libri nostri.
Mi è piaciuta la riga di frasi sui libri :)
La mattinata è passata curiosando, sfogliando, visitando i vari stand.
Abbiamo avuto una piacevolissima chiaccherata con lo stampatore del Museo Civico della Stampa di Mondovì, che ci ha regalato le stampe, perché "tanto è l'ultimo giorno e sono tutti studenti senza soldi, quindi tenete!" .
Piacevole perché è stato come una breve lezione di Filologia dei testi a stampa, solo senza gli appunti, senza il sonno, senza la voce piatta e sopratutto con un vero torchio.
Mi piacerebbe visitare il museo in futuro.

Navigando tra gli stand ho scoperto i libri di alcune case editrici che a prima vista mi piacciono un sacco, come 66than2nd.
Il problema è sempre lì, i soldi. I libri costavano sui 18€. E avevo già comprato.
Ogni maledetto lunedì di Zerocalcare, dovevo prenderlo, & Anya e il suo fantasma di Vera Brosgol, bello, caldamente consigliatomi dal tipo della BaoPublishing che sa come vendere (mi ha fatto toccare i rilievi del libro e annusarlo -la graphic novel, non lui-) e sopratutto si vedeva che amava i libri (i fumetti in questo caso) e li aveva letti; Eudeamon, Moak Erika, mi è stato venduto da uno svogliato e senza entusiasmo standista della Zero91: è stato l'acquisto azzardato dell'anno. Non so trama, non so recensioni tranne il giudizio positivo della Lipperini su anobii. Mi sono innamorata della copertina.
Cosa ho comprato.
Gli Incontri
 Avevo detto che sarei andata a quello sui social network e l'editoria, però...però non rispetto mai i miei obiettivi ovviamente, sono la miglior sabotatrice di me stessa.
In questo caso però sono giustificata, ho balzato l'incontro per la presentazione di "Il metodo della bomba atomica", il primo libro cdi Noemi Cuffia, alias Tazzina-di-caffé.
Noemi Cuffia, è sfocata perché non stava mai ferma.
Ecco, mi sento di consigliarla ( si può consigliare una persona?).
Se dalle vostre parti fanno la presentazione del suo libro, Il metodo della bomba atomica, LiberAria, andateci.
Lei è stata divertentissima, spontanea, sempre con lo sguardo un po' stralunato, come se pensasse " Ma sta succedendo davvero? Sta succedendo a me?".
Lei, la sua editor e Dario Voltolini hanno parlato del libro, di com'è nato, della storia, dei personaggi, della solitudine e dell'amore, della morte, della scrittura, dei blog, del rapporto con la sua editor, delle coincidenze, di Noemi.
E' stata una presentazione molto personale, allegra e interessante in poche parole.
E' piaciuta anche al mio assonnato&burbero ragazzo che voleva approfittarne per farsi un pisolino o giocare con Pou.
Un consiglio, comprate il libro prima della presentazione.
Non fate come me, la regina del "lo faccio dopo": si lo prendo dopo e dopo il libro non c'era più.
Ho rimediato con Volare sott'acqua di Fabio Lubarno, sempre della LiberAria.
Mi sono innamorata della copertina, della fattura del libro (carta, risvolti, grafica), e del prezzo fiera ovviamente, 5€.
Lo sto leggendo ora, mi piace.
Volare sott'acqua, Fabio Lubarno, LiberAria
 Ho partecipato a un altro incontro, quello sulla promozione alla lettura per ragazzi in biblioteca, di cui parlerò più avanti, perché merita un post a sé.

Ho partecipato a un altro incontro per metà, sulla letteratura sudamericana.
Dopo aver sbevazzato allegramente il vino offertomi dalle gentili standiste cilene e trangugiato biscotti e taralli mi sono accorta che era in spagnolo.
Per carità, si capiva, ma il mio ragazzo è stato così gentile da portarmi via visto che lo stavo usando come divano (c'era pieno, merito del vino gratis suppongo).
Stand del Cile
Che altro?
Ah si, sono stata tamponata (ho un piccolo bernoccolo sulla fronte) dalla telecamera di un ambizioso cameraman Rai, mentre si affrettava a riprendere il ministro dell'integrazione Kyenge, che passeggiava nello stesso stand in cui ero anch'io, quello del Cile. Motivo per cui dopo sono anche stata spinta via con una manata da una guardia del corpo alta 1,90m perché intralciavo la strada.
Foto by ansa. Io sono là dietro dolorante.
Non ho messo piede negli stand dei Big.
Mi sono rifiutata. Per motivi ideologici, sociali&igenici.
Ovvero trovo che non abbia senso andare a cercare i libri che trovi anche in libreria, o comunque che trovi con un niente.
Oltretutto non facevano nemmeno lo sconto fiera gli stronzi. Parlo di Mondadori perché è l'unico cui abbiamo chiesto.
Oltretutto non sapevano manco cosa stessero vendendo alcuni commessi.
Mi sono rifiutata anche perché erano stracolmi, c'era puzza, di cacca e sudore, e già non amo il contatto fisico, figuriamoci il contatto fisico con gente che dovrebbe lavarsi.

Però ho apprezzato le tamarrate librarie.
Ad esempio.
Un'intera parete della nuova edizione Mondadori de
"Il grande Gatsby". [E' uscito il film, lo sapete no?]
Mai vista copertina più brutta, così brutta che ti scalda il cuore.
Luccica.
Mi è piaciuta anche la Rizzoli.
Finalmente il nuovo libro di Benedetta Parodi (che probabilmente ha finito le ricette): si è cimentata in una saga fantasy per bambini: Le fate a metà e il segreto di Aria.
Per sconfiggere il male le bambine devono cucinare. Non vedo l'ora di leggerlo.
"Questa e' la storia di due ragazzine, gemelle,
che scoprono di avere poteri magici
legati a un ricettario.
C'e' un pizzico di cucina anche qua
con cinque ricette, anche loro magiche,
che ti fanno diventare coraggioso, felice
''
.
L'anno prossimo spero di riuscire ad andare al Salone nel week-end, per godermi anche il SaloneOFF che sembrava essere pieno di cose interessanti.
E spero di avere più soldi per comprare qualche libro illustrato, c'era l'imbarazzo della scelta e io mi potevo solo mordere le mani.
Libro Pop Up.

12 commenti:

  1. scusa, ma la gif di daria te l'ho rubata ;)

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  2. La 66thand2nd ispira tantissimo anche me, come casa editrice, ma non ho ancora letto nulla pubblicato da loro. La grafica mi fa impazzire, poco ma sicuro :)

    "Ogni maledetto lunedì" è da prendere, punto, approvo l'acquisto u.u
    E pensa, anche io ho preso "Eudeamon" a un Salone! Non quello di quest'anno, però, bensì l'anno scorso. Ma, ehm, non l'ho ancora letto (sì, sono pessima).

    Comunque, sono felice che alla fine tu sia riuscita a farti un giorno di Salone :)

    P.S. il pop-up è davvero bello!

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    1. Tra l'altro sono stata fortunata perché erano le ultime copie di Zerocalcare, e mi hanno pure regalato la borsa rosicoergosum :D!
      Eudeamon tra l'altro l'ho dimenticato in giro da qualche parte, spero valga la pena.
      Ho letto solo ora che eri anche tu al Salone, solo in giorni diversi, peccato :P

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    2. La borsa! *_* Ammetto di invidiartela un po', l'avrei voluto anche io!

      Peccato davvero! Magari ci vedremo durante la prossima edizione :D

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    3. E' il mio vanto quella borsa ;D

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  3. la 66thand2nd mi attirava l'anno scorso come non mai. Idem quest'anno. Ma costa tanto :( Ne ho preso uno, però!

    Dormivo a sal salvario che era centro del salone off, non ho assistito a incontri mai mangiato nei localini associati e visto cose belle che organizzavano :) era tutto molto carino!

    Bellissimo e divertente racconto XD

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    1. Cos'hai preso ? A me piaceva molto la collana Bazara e uno che ambientato in Germania...di cui non ricordo il titolo ...

      cmq leggendo vari resoconti credo che qualcuno dovrebbe aprire uno stand-free dove appoggiare i ragazzi l'anno prossimo :P

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    2. Mondo di seconda mano! :) Mi ispirava Lezioni di tedesco, forse è lo stesso che ispirava te! :)

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    3. Sai che forse è quello? Solo che ho spulciato tutto il catalogo ma non l'ho trovato :|
      Cmq poi sono curiosa di sapere com'è il libro che hai preso. Sto pensando di prenderne uno approfittando del maggio dei libri a 'sto punto !

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  4. Oh, sono lieta che sei riuscita ad andarci *w*
    La 66th ispira un sacco anche me, non ho preso nulla ma ho trafugato un paio di cataloghi, idem la Keller.
    Neanch'io mi sono avvicinata agli stand (oddio, stand... alle sale, tipo) delle BIG, andare a spendere preziosi e utilissimi denari in libri che potrei prendere in qualsiasi altro momento... bah. Ed erano pieni ò_ò Pieni. UAI?

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    Risposte
    1. Non ho preso cataloghi perché finisce sempre che non so mai dove sono, li guardo poco, li perdo, li butto. Preferisco guardare i cataloghi on-line, sempre aggiornati.

      cmq boh...perché sono luccicosi credo.

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