domenica 3 marzo 2013

I libri che hanno cambiato la nostra vita

Quale o quali sono ?
Quel libro che ha cambiato la nostra vita, il nostro sguardo sul mondo.
Argomento che rimbalza da BookRiot a Finzioni, fino ad approdare qua.

In questi articoli si parla della forza dei libri, ovvero il potere che hanno di farci accedere ad altri mondi, a realtà che prima non avevamo considerato.
L'approccio ai libri spesso è forzato, dalla scuola, dai professori, da genitori ansiosi.
A volte però capita, per caso, che ci imbattiamo in libri che ci fanno capire qualcosa, che sono un'illuminazione, una risposta, che ci fanno dire:
“This is what I’ve been missing.”
E questi libri diventano parte fondamentale di noi, nel bene e nel male hanno determinato le persone che siamo oggi.


Per quanto mi riguarda non saprei dire con precisione quale libro ha cambiato la mia vita. E' l'insieme di alcuni libri che hanno influenzato il mio modo di pensare attuale, sia libri per l'infanzia che libri di narrativa, letteratura, saggi universitari. Tra questi posso dire con certezza: Io sono Judith (lo lessi quando ero piccola e ne rimasi sconvolta), Il deserto dei tartari, I padroni delle notizieElogio dell'illuminismo.

Eppure se penso al libro che invece ha cambiato la mia vita di lettrice non posso pensare che a un solo autore, Dino Buzzati, e a un solo libro, Sessanta Racconti.
Questo libro mi fu dato da leggere alle superiori, per forza. Cadeva il solito anniversario dell'autore e quindi tutte le scuole dovevano partecipare a conferenze, leggere libri, scrivere temi a tema.
Con astio presi in mano il libro e iniziai a leggere. Passai pian piano da scazzata-annoiata a curiosa-attenta.
I racconti del libro sono logicamente irreali, impossibili...sono visioni, scritte però con uno stile lineare, asciutto, chiaro, da giornalista (qual era Dino Buzzati).
I racconti sono un viaggio in un mondo inquietante, a tratti surreale. Le situazioni di partenza sono sempre vere, ma nell'evolversi della vicenda subentra sempre qualche fattore, grottesco, che pian piano trascina i lettori in un altro mondo, affascinante e misterioso, che non si lascia mai esplorare del tutto.
I racconti sono uno scorcio del vasto e conturbante universo di Dino Buzzati.
Questo libro ha cambiato la mia vita di lettrice perché lo stile di Dino Buzzati mi ha fatto capire (ed apprezzare) che la scrittura può rendere veri episodi e fatti che non lo sono affatto: con uno stile semplice, giornalistico, Dino Buzzati è stato in grado di dare vita a racconti carichi di tensione, d'ironia, di significati (ad esempio Sette piani). Un maestro.
«I believe that great literature (and music, and film, and theater) is exhilarating no matter how sad its subject. It reminds us of the bottomlessness of human creativity and passion, of what we can accomplish, of how rich our stories are, of genius like Randy Shilts’, and of how great books can free us from our own sillier, smaller selves. »  
( Per una corretta traduzione rimando a Finzioni )

9 commenti:

  1. Mi hai incuriosita molto con questo articolo, mi segno al volo un paio di titoli. Buzzati su tutti.

    ps: complimenti per il blog, molto carino.

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    1. Grazie! Che titoli hai segnato ?
      Buzzati è il mio autore preferito e secondo me le sue opere più belle sono i racconti appunto ( Il colombre, I Topi, quello sui telefoni...), poi le varie "Cronache" ...invece il "Deserto dei tartari" pur apprezzandolo molto non credo sia alla portata di tutti purtroppo.

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  2. Non ho mai letto nulla di Buzzati (mea culpa) e vorrei rimediare.
    Magari approccio i racconti, poi mi estendo su altro.

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  3. Bell'articolo, come sempre. Ti leggo spesso ma non commento quasi mai, ma questa volta mi butto. Lancio una mia mini-lista di titoli fondamentali:

    -"L'anello di Re Salomone" di Konrad Lorenz (letto da ragazzino, se poi ho intrapreso un lungo corso di studi scientifici un motivo ci sarà)

    -"La straordinaria storia della vita sulla Terra" di Piero Angela (idem come sopra)

    -"Una Ballata del mare salato" di Hugo Pratt

    -"Jane Eyre" di Charlotte Bronte

    -"Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" di Christiane Vera Felscherinow

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    1. I commenti fan sempre piacere :)
      Gli ultimi 3 li ho letti anch'io, abbastanza giovane tra l'altro, e "Una ballata del mare salato" è un libro che mi è rimasto nel cuore, non credo di avere abbastanza parole per definite quel misto di poesia-avventura di cui è stato capace Hugo Pratt.
      Sai non conoscevo L'anello di Re Salomone, adesso me lo segno perché leggendo la quarta sembra interessante (....Che i pesci possano essere estremamente passionali; che le tortore siano più feroci dei lupi con gli animali della propria specie; che le volpi siano molto meno furbe dei cani; che un’oca possa credere di appartenere alla specie umana, e in particolare di essere la figlia dello scienziato che l’ha «covata», queste sono solo alcune delle sorprese che avranno i lettori di questo libro) , anche se già da ora non so se riuscirò a finirlo.

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    2. L'Anello di Re Salomone è un libro molto scorrevole e persino divertente in certe parti, ma capisco che alcuni brani possano non interessare i non-appassionati in senso stretto di animali e biologia.
      Ti consiglio comunque di leggere almeno i capitoli dedicati all'ochetta Martina, che gli valsero il Nobel per la scienza.

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    3. A questo punto lo leggerò di sicuro, mi incuriosiscono molto i libri che parlano degli animali dal punto di vista..."caratteriale"(?), anche se finora ho letto solo libri che spiegano il comportamento dei cani.

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