mercoledì 6 maggio 2015

Josephine, Pénélope Bagieu

Ho letto che dovrebbe uscire il terzo volume di Josephine di Pénélope Bagieu e non vedo l'ora di leggerlo.

Josephine è la protagonista dell'omonimo fumetto, scritto da Pénélope Bagieu e pubblicato in Italia da Hop Edizioni.
I due albi raccontano la vita quotidiana di questa ragazza, trentenne e single nella città più romantica del mondo, Parigi.
Sono tanti micro-episodi, a volte di una pagina sola, dove viene mostrata la quotidianità di Josephine, tra battibecchi lavorativi, una famiglia abbastanza stressante e la perenne ricerca del grande amore.

A una prima lettura si potrebbe pensare che tutti gli episodi siano slegati tra loro, in fondo non c'è una sequenzialità dichiarata: prima Josephine è a una festa, dopo in palestra, dopo a cena dalla famiglia. Qua e là però ci sono vignette in cui si fa cenno a quello che sta succedendo nella vita di Josephine, come ad esempio l'uscire con un ragazzo nuovo.
E questo è importante, perché senza la presenza di questa "macro-storia" forse il fumetto risulterebbe pesante dopo un po'.

Josephine è un personaggio molto buffo, ha mille paranoie e altrettanti scazzi.
Ha la fissa di avere i fianchi larghi - li ha sul serio - ma ciò non le impedisce di vestirsi con abiti carini. Ha una famiglia che la fa sentire inadeguata perché non ha un marito, non ha un lavoro come dicono loro e viene costantemente e silenziosamente paragonata alla sorella, moglie e madre "perfetta" sposata con un chirurgo di successo. E Josephine ascolta paziente, rispondendo acidamente ogni tanto, ma comunque: la famiglia non la scegli, te la tieni e basta.

Josephine rappresenta la vita delle donne "in carriera", ma in un modo molto più divertente. Perché Josephine non è una femme fatale, anzi, è parecchio imbranata, pasticciona e insicura. È indipendente ma non toccatele il gatto. Cerca l'amore della sua vita, ma non è la sua ossessione: la serata perfetta è anche starsene a casa sul divano a guardare Grease assieme al micio.
Il bello di Josephine è che nei due albi cresce.
Rimane sempre goffa e paranoica, ma un pochino cambia.
Identificarsi con lei viene abbastanza naturale, non sempre badate, ma la sensazione è quella di leggere una storia quasi vera, come se una nostra amica ci raccontasse le sue disavventure. Un po' come quando sui giornali patinati leggiamo le storie di quelle donne in carriera che sembrano perfette, a cui sembra non possa capitare mai nessuna rogna e ci domandiamo: sarà mai possibile?
Ecco, Josephine è la risposta.

Ho trovato gli albi molto divertenti, ogni tanto li rileggo per farmi due risate in leggerezza.
Personalmente non riesco sempre a immedesimarmi in tutto con lei perché secondo me Josephine è troppo insicura, a volte tende ad essere vittimista (sopratutto con i ragazzi), ama molto la moda e cerca di seguirla.
A parte questo però ogni volta che rileggo gli albi mi scappa sempre una risatina.
Pénélope Bagieu racconta le vicende di Josephine con molta ironia.
Per rappresentare la vita della nostra eroina ha utilizzato delle illustrazioni pulite, dai colori chiari, pastellosi, e dando ai personaggi molto espressività. Il disegno è quasi quello utilizzato nei bozzetti dell'alta moda, ricco di dettagli, senza sbavature, raffinato.

Quando uscirà il terzo volume lo leggerò con piacere.
Il primo albo può esser letto anche da solo, con un finale che vuole ribadire l'indipendenza di Josephine come giovane donna: la ricerca di un legame si, ma non a tutti i costi perché felicità è anche saper godere della propria libertà.
Il finale del secondo albo però lascia intendere che qualcosa sta per cambiare nella vita di Josephine, dopo tanto cercare forse ci siamo. E anche qui la cosa bella di questo secondo albo è che nonostante tutto quello che è andato storto Josephine rimane comunque indipendente nelle sue scelte, spesso sbagliate, ma comunque sue.

È un personaggio che ricorda per certi versi Bridget Jones, quindi un albo che sicuramente consiglierei a tutte le estimatrici di questo genere.
A me quel genere non piace moltissimo, ma Josephine mi ha comunque conquistata.
Potete trovare un estratto qui

2 commenti:

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