venerdì 23 novembre 2012

Wildwood. I segreti del bosco proibito

A volte succede che fai un giro in libreria così tanto per fare, anche se sai benissimo che non comprerai nulla. Succede che vogliamo farci un po' male, guardare e non toccare libri che non possiamo permetterci...e poi (quasi sempre) succede che lo vedi, lui è lì: il libro. A prima vista sembra uno dei tanti, con la solita fascetta pretenziosa, ma poi osservi meglio la copertina, lo sfogli...e te ne innamori. 
Fascetta, Wildwood, Salani, Colin Meloy
Lo compreresti ma ti trattieni. Pazienza. 
E poi accade che te lo ritrovi davanti, per caso, in biblioteca, come se niente fosse. Il cuore a mille, lo sfogli velocemente, si è lui, c'è anche la fascetta! E così con il cuore grondante di soddisfazione lo registri, vai a casa, pregustando l'imminente lettura.

E inizi a leggere. Leggi, leggi, leggi. E ti accorgi che è una schifezza. 

Questo è il preambolo per parlare di Wildwood. I segreti del bosco proibito, di Colin Meloy. La delusione provata una volta terminato il libro è data dalle grandi aspettative avute una volta posati gli occhi sulla copertina, questa:
Wildwood, Colin Meloy, Salani
La copertina, come le tavole illustrate all'interno del libro sono bellissime. I disegni di Carson Ellis, canadese, hanno un tratto fine, preciso ed elegante, i colori sono tenui ma freschi, evocano proprio quelle vecchie storie che si raccontano ai bambini. Le tavole illustrate, i disegni e la copertina valgono tutto il prezzo del libro. ( Qui trovate il portfolio). La storia invece è dimenticabile, un qualcosa di superfluo direi. 
In breve. 
Un giorno Prue, ragazzina di 12 anni, è al parco con Mac, il fratellino di 1 anno. All'improvviso uno stormo di corvi neri si avvicinano gracchiando attorno a Mac; Prue si avvicina sospettosa, accelera il passo, corre...ma troppo tardi: lo stormo di corvi è già  in volo, con Mac, verso la Landa impenetrabile, il bosco misterioso alle porte della città. Prue non si scoraggia: il giorno dopo, di buon mattino, terrorizzata, si prepara ad entrare nella Landa: impenetrabile o meno lei riprenderà il suo fratellino. C'è solo un piccolo imprevisto: si chiama Curtis, compagno di scuola. 

Gli ingredienti per un buon fantasy ci sono tutti: un bosco misterioso, un amico imprevedibile, una persona da salvare, una cartina... Peccato che non si vada oltre a questo, alle basi. 
I personaggi sono piatti, non coinvolgono abbastanza, forse perché di loro si sa poco all'inizio e si sa poco alla fine; del loro mondo interiore, arriva ben poco al lettore: sono personaggi senza sostanza. Si simpatizza con Prue perché lei è la protagonista, le avventure più "emozionanti" capitano a lei, ma niente di più. C'è una scena molto bella ad un certo punto del libro, che avrebbe dovuto essere davvero emozionante, quando Prue e Curtis si abbracciano. La scena rimane bella, ma non colpisce: sorridi, ma non c'è nessuna aspirante lacrimuccia da ricacciare dentro. Sorridi perché sai che sta per succedere qualcosa (finalmente).
Evito di parlare del lessico e dello stile perché è l'opera prima di Colin Meloy, cantante dei Decemberists, e con questo credo si capiscano tante cose: come le mille ripetizioni della stessa parola in due righe, come i dialoghi a volte privi di logica, le incongruenze... insomma: Colin Meloy non è uno scrittore vero. Per fortuna. O peccato. 
Peccato perché oltre la bella confezione del libro, anche il mondo inventato da Meloy è affascinante: la Landa impenetrabile ha mille misteri e segreti, tanti abitanti diversi...ma l'atmosfera che si respira non è magica, non è frizzante, non è carica di avventura. 
E' una storia tiepida. Forse migliorerà con il prossimo libro, Under Wildwood, di prossima uscita.

Consiglio di leggere questo libro a chi è particolarmente interessato al genere, ma non aspettarsi un grandissimo romanzo epico. Tutto sommato è godibile, la mia delusione è dovuta alle grandi aspettative da me nutrite. Anzi, un complimenti alla Salani per aver pubblicato il libro in questa bellissima edizione, mantenendo la sovracopertina, le tavole su carta lucida, la carta opaca su cui è scritto il romanzo. 

Infine c'è da ricordare che la fascia d'età cui il libro è destinato è bassa, siamo attorno ai 9-10 anni per la semplicità dei personaggi e della scrittura. Peccato che i bambini e i ragazzini, tranne rare eccezioni, un libro simile non lo prenderanno mai in mano: cinquecentotrentatré pagine, siamo matti? 

Mac, rapito dai corvi. - Carson Ellis

4 commenti:

  1. Bentornata *w*
    E che delusione, 'sto libro m'interessava un sacco T__T

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  2. Sarà come dici ma a me il libro è piaciuto molto. Forse perchè più che i personaggi mi hanno colpiti gli ambienti. Finito di leggere il libro ti rimane addosso l'odore dei boschi, dei passaggi dentro la terra e lo sguardo abituato alla penombra. Mai più potrò entrare in un bosco senza guardarmi le spalle pronto a nascondermi.
    Aspetto con ansia il secondo libro.
    Un saluto
    Silvia B.

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    1. A me sono piaciute tantissimo le illustrazioni evocative. Sono delusa perché prometteva parecchie avventure, alcune cose ci sono ( i nomi delle cose sopratutto), altre ne mancavano parecchie per me...il resto sono gusti!

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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