( Ovvero come fare disinformazione )
Sul gruppo Libriamo di facebook hanno pubblicato questo articolo.
Riporto alcune parti essenziali:Uno studio di David Reay docente britannico ed esperto di gestione delle emissioni serra, ha calcolato che ogni normale libro da lettura prodotto causa un'emissione pari a 3 kg di CO2. (...)E di qui l'invito a comprare libri di carta, possibilmente fatti con carta riciclata.
uno studio riportato sul New York Times ha dato rilevanza anche ad altri fattori nella scelta più sostenibile come il fatto che un e-reader richieda l'estrazione di 18kg di minerali, (...) pari a 36 kg di CO2 emessa. (...)
Per produrre un e-reader quindi si producono emissioni di CO2 pari a 30 libri "classici" senza contare poi il consumo di energia durante l'uso soprattutto se durante le ore notturne. (...)
Ma è vero ? No.
Ora, viene naturale a tutti, credo, fare la prima logica opposizione: un e-reader può contenere ben più di 30 e-book ( quindi libri). Il primo aspetto positivo dell'e-reader è proprio quello di poter portare con te tantissimi libri senza spaccarti la schiena.
Poi, per chi non se ne fosse accorto i calcoli sono sbagliati, come fa notare un commentatore dell'articolo: se 3kg di CO2 sono 1 libro e un e-reader ha un impatto di 36kg di CO2 circa, il risultato non è 30, ma una decina di libri (12).
E' evidente poi che questo articolo è una scopiazzatura della versione inglese (questo) e un riassunto poco fedele dell'articolo del NY Times, dove si fa un confronto solo sull'impatto ambientale dei singoli oggetti:
It’s also important to keep in mind that we’re focusing on the e-reader aspect of these devices, not any other functions they may offer.Comunque, chi ha scritto questo articolo non sa (ma non sanno neanche il Guardian e il NYtimes probabilmente) che fare un libro nuoce davvero tanto all'ambiente.
I libri "classici" invece necessitano di carta sì ma di solo una piccola parte di acqua ed energia e per nulla di coltan ed ossidi.Tralasciando l'italiano, per fare i libri si usa tantissima carta: il prodotto finale nelle nostre mani è solo una minima parte.
I libri (e giornali) si fanno su grandissimi fogli che vengono tagliati e cuciti: quando si tagliano l'avanzo di carta è enorme. Poi succede che non si è sempre così fortunati da riuscire a "fare" il libro al primo colpo. Può succedere che ci siano errori nella stampa, nell'assemblaggio ed ecco che migliaia di libri vengono scartati e mandati al macero. Può succedere che la macchina s'inceppi e allora ecco altri libri lasciati a metà, buttati. Può succedere che la carta faccia schifo, che ti si disintegri tra le mani, cosa che succede spesso con la carta riciclata, tutto da rifare di nuovo.
Poi esiste il problema delle macchine. Le macchine nuove costano parecchio, in ogni ambito lavorativo. Tutti possono permettersi di prendere quelle nuove economiche (nella gestione), ecologiche ? No. Molti prendono macchine vecchie, datate, che hanno l'unico pregio di costare pochissimo, giusto per non chiudere tutto. L'editoria, si sa, sta attraversando un periodo nero, ne risente tutta la filiera, ognuno si arrangia come può.
Infine, quando i libri non si vendono a volte finiscono in qualche sperduto angolo dei remainders, ma altre volte finiscono al macero, di nuovo. Si produce per distruggere.
Non parlo delle grandi realtà editoriali (che di solito vendono più o meno tutto negli anni), ma di tutte le altre realtà: in Italia ci sono 2225 case editrici.
Nel 2011 in Italia sono stati pubblicati più di 60.000 libri e sono stati distribuiti più di 200.000 titoli. Pensate a quanta carta è. Poi pensate che quello è solo il risultato finale, dietro a quei libri c'è tanta di quella carta buttata da potercisi costruire una castello.
Per finire, tornando all'argomento dell'articolo, un e-reader conviene quando in un anno si leggono almeno più di 10 libri (30 secondo l'articolo). Dato che l'e-reader è comprato solitamente da un lettore forte ( n.d.r legge almeno 12 libri l'anno) direi che se si vuole rispettare l'ambiente conviene sicuramente leggere sull'e-reader più di 10-12 libri l'anno, non credo sia un problema per i lettori forti. E comunque parlo solo di e-reader, strumenti che servono principalmente a leggere e-book (anche se poi puoi prendere appunti, disegnare, navigare, comprare libri...), non di tablet che possono anche leggere e-book, ma permettono di fare anche tantissime altre cose, tanto da sostituire i computer spesso.
Si può quindi davvero pensare che un e-reader sia più ecologico più di un libro ? Si.
Se poi un libro di carta sia più o meno affascinante di un e-reader, questo è un altro argomento.
Fonte:
Gente che di mestiere costruisce libri (stampa-taglio-legatura-cucitura).
Per i dati : Aie
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaNuova follower interessante blog e post !
RispondiEliminaIo non sono molto pro E-Book sopratutto per questioni di leggere senza supporti elettronici - ma non nego che abbiano dei vantaggi innegabili.
Tuttavia trovo che l'articolo iniziale in cui si parla di E-Book come il più ecologico in assouto sicuramente non ha tenuto conto di dati importanti - non so se nel secondo i conti fossero sbagliati - ma sicuramente nel primo hanno saltato a piè pari una parte da considerare. Dovrei approfondire ulteriormente prima di decidere se sonno d'accordo con questa cosa o meno. Il punto è che ti spingono a fare acquisti di supporti elettronici in più di cui non avresti bisogno. E qualcuno ci guadagna in questo !
Grazie :)
EliminaBeh dipende poi cosa ne fai dei supporti elettronici...io li trovo molto comodi, sopratutto per quei libroni che stanno benissimo in libreria ma che portarsi in giro pesa un sacco. Da quando esiste poi il prestito di ebook mi trovo ancora meglio, ad esempio ho preso in prestito "la verità sul caso Harry Quebert" , che era bello pesante, e me lo sono letta tranquillamente in giro, storia piacevole ma che non desideravo (e desidero) avere in libreria da rileggere...per questo è stato molto comodo :D