domenica 10 novembre 2013

Gdl Nana di Ai Yazawa - 1 settimana - volumetti 1/10 (edizione sottiletta)

http://claccalegge.blogspot.it/2013/10/gruppo-di-rilettura-nana-di-ai-yazawa.html
Gruppo di rilettura di Nana.
Masochismo di gruppo insomma.

Nana è forse il manga più conosciuto e più di successo di Ai Yazawa.
Per molti Nana è diventato una sorta di punto di riferimento nel mondo degli shojo.
Per la storia così complessa, per la moltitudine di personaggi e di caratteri diversi, per il fascino indiscusso della strana amicizia tra le due Nana.

Nana è la storia di due ragazze con lo stesso nome che s'incontrano per caso sul treno per Tokyo, entrambe proiettate verso una nuova fase della loro vita.
Una è una ragazza molto graziosa, vestita alla moda, con un ragazzo e degli amici che l'attendono a Tokyo, entusiasta della vita.
L'altra è una specie di punk, una cantante senza band, sola al mondo, di poche parole, con un'ossessione, più che un sogno, per la musica.


Rileggere Nana dopo tanto tempo è stato strano.
In quei lontanissimi anni che sono stati l'adolescenza lo adoravo e lo divoravo.
Nana e Hachi sono state il mio "mito", sono state idealizzate e imitate da tantissime ragazze: all'epoca in qualunque forum c'era sempre un dibattito su "quale Nana sei?". Non parlo di cosplay ma proprio di atteggiamenti: due migliori amiche diversissime tra loro che stringono quest'amicizia fortissima e complicata, più vicina all'amore.
Rileggere questi primi volumetti è stato un po' come sfogliare un album di ricordi.
Questi sono forse il momento più felici dell'intero manga: beata gioventù e beata spensieratezza.
Nana e Hachi felici nell'appartamento 707, i Blast che si ricompongono a Tokyo, l'arrivo di Shin, i disastrosi lavoretti di Hachi, la sala prove, i primi concerti.
Momenti felici.
E il brutto è che mentre ri-leggi sai che questa loro spensieratezza non tornerà mai più. Perché è un maledetto shojo-manga (una sorta di raffinata soap-opera per i comuni mortali) e quindi sai che presto succederà qualcosa.
E volume dopo volume succedono: tante piccole cose che innescano una piccola valanga.
E tu lettore sei lì, impotente, a guardare le crepe che si stanno per creare in un mondo che è ancora perfetto.


Ai Yazawa è un mostro di bravura e di crudeltà.
I suoi disegni sono praticamente perfetti: i dettagli, le espressioni, le tavole senza parole.
La storia è un ingarbugliamento unico, un fedele ritratto di quello che è l'esistenza.
Per questo forse, secondo me, l'opera migliore di Ai Yazawa non è Nana ma, ancora, Cortili del cuore, per la sua leggerezza e vitalità, le stesse che si ritrovano in questi primi numeri.
Per tutto il resto del manga sono questi momenti che vengono sempre ricordati.
La storia e tutto quello che seguirà per me ad un certo punto diventano "troppo", non so come spiegarlo: non si tratta più di shojo ma di una storia complessa, quasi vera, come se fosse accaduta a un amico lontano, e per questo dolorosa.
Pur prendendo questa piega un po' cupa e drammatica però Nana è uno di quei manga che vuoi sapere come andrà finire, che non riesci a smettere di leggere e che ti domandi se tutti saranno mai ancora felici come in questi primi divertenti numeri.

Altri partecipanti:
A Clacca piace leggere...
Comnena's Corner
I'm not Gossip Girl


Nana Osaki - una delle mie immagini preferite
Nana/Hachi - altra immagine preferita
Il famoso appartamento 707

9 commenti:

  1. ahhh, hai caricato tutte le immagini che più mi piacciono! l'appartamento 707...
    certo che nana è stato davvero una specie di bibbia dell'adolescenza, fa un certo effetto non solo rileggerlo e sentirsi preda della nostalgia, ma leggere in giro che non sono la sola!

    grazie mille per aver partecipato, sono curiosa di leggere il prossimo post! (sul blog aggiornerò la lista dei partecipanti non appena becco altri post ^^ quindi se ti va nei prossimi giorni dovresti trovare tutti i link!)

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    1. Non son più passata a vedere gli altri link >_>, rimedierò comunque!
      È stata una bella idea :)

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    2. sì sì, rimedia che sono stati scritti un sacco di bei post ^_^

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  2. Sai che invece io all'inizio non volevo recuperare Nana proprio perché sapevo che era la stessa autrice di Cortili del cuore, che non so perché, ma a me non ha mai detto granché come manga...
    La forza di Nana per me sta proprio in quel "troppo" come lo definisci, le situazioni e gli stessi personaggi crescono e diventano così complessi da essere credo la cosa più vicina alla realtà che io abbia mai letto in un manga.:)

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    1. Cortili del cuore l'ho adorato sia come anime (terribile se rivisto oggi) sia come manga poi...indubbiamente ha un posto d'onore tra i miei manga preferiti. Nana ti prende troppo T_T, se hai letto tutta la serie saprai bene cosa succede dopo...e quindi perché non ne sia così soddisfatta ç_ç

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  3. "mentre ri-leggi sai che questa loro spensieratezza non tornerà mai più" : è proprio quello che ho provato io! Questa rilettura è bellissima perché sto rivivendo tutte le sensazioni forti che mi ha dato questo manga, ma anche malinconica, perché ormai siamo cresciute noi, sono cresciuti i personaggi, e ancora non sappiamo che ne sarà di loro...

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    1. dai dai, secondo me manca poco e arriverà la notiziona! magari come regalo di natale *w*

      (ci spero altrimenti piango ;_;)

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    2. Io a questa seconda rilettura sono diventata triste ;_; , ecco perché non volevo rileggerlo, masochismo.

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  4. io ho visto tutti gli episodi, ma non riesco a trovare i manga, premesso che ho scoperto "Nana" solo un mese fà. Lo trovo straordinario, appunto vicino alla realta, perciò ai veri problemi che noi stessi possiamo attraversare,

    Comunque,la domanda è;per favore chi può passarmi il link del manga?

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