lunedì 7 maggio 2012

Blankets

Avevo tanto sentire di questo fumetto, Blankets. Un capolavoro, un'opera pluri-premiata, da leggere, etc etc.
Ero molto incuriosita da questo "romanzo grafico" e una volta tra le mie mani l'ho letto tutto d'un fiato, o quasi. 
E' una storia autobiografica: l'autore, Craig Thompson, è anche il protagonista. 
Parla della sua vita, da ragazzo, da adolescente un po' emarginato di un paese sperduto del Wisconsin, in una famiglia cristiana ultra-credente. Sono nove capitoli, nove episodi che si incentrano e concentrano su alcuni temi: il rapporto con il fratello Phil, la religione, Raina. E a far da cornice c'è la vita dura e povera dell'America profonda, quella che nei film si vede di scorcio prima che il protagonista parta per New York o altre città. E poi c'è la neve: bianca, soffice, fragile. 

Craig e Raina
E' in mezzo alla neve che si svolge la storia principale: è in un freddo inverno che Craig incontra Raina. Raina è una ragazza carina, gentile, diversa dagli altri ragazzi bigotti e ipocriti del campo religioso. Tra Craig e Raina nasce un'amicizia, si cercano e si trovano in mezzo a tanti: è quel tipo di amicizia che prelude a qualcos'altro, all'amore, ma che ancora non è, perchè non sai ancora come definirlo, però ti fa venire il batticuore. Prima di perdersi di nuovo si scambiano gli indirizzi, si tengono in contatto, si scrivono, si telefonano, a Craig torna la voglia di disegnare. 
Blankets - Craig Thompson
E' difficile descrivere il tipo di rapporto che s'instaura tra i due. Banalmente si potrebbe dire che è amore. Ma non di quelli con la A maiuscola, tipo vero amore, o di passione sfrenata. Ma non è nemmeno un amore platonico. E' un'amicizia/amore/affetto tra due bambini che si trasformano in adulti, tra entusiasmo e goffaggine. La neve spettatrice incarna alla perfezione il legame che li unisce: il candore tipico delle prime volte (non in senso fisico, ma come sensazioni), la fragilità: quando camminiano con più sicurezza crolla inserabilmente sotto il nostro peso, il freddo e il silenzio che scatenano in noi la voglia di cercare qualcuno o qualcosa che ci scaldi, come una coperta. 

Un Romanzo Poetico 
Blankets - Craig Thompson
In Blanktes Craig Thompson rivive con noi gli episodi significativi della sua adolescenza. 
Come quando ricordiamo, a volte le immagini scorrono veloci e la storia è lineare, altre volte un banale ricordo scatena riflessioni su riflessioni perchè rivediamo tutto con il nostro io di oggi. 
Come in un romanzo lui parla, racconta, rivive, sorride, rimpiange. 
Ma poi in mezzo, lascia delle 'poesie': immagini di tavole intere, senza parole, ma vivide, cariche di parole non dette, di sentimenti. E questa poesia non si limita alle tavole silenziose, fa capolino anche "tra le righe" delle altre tavole, quelle dove si narra la storia: vi sono tavole con due o tre parole, ma le vignette, gli sguardi, le ombre creano delle vere e proprie poesie disegnate. Perchè sono delicate nei tratti, ma dal significato forte, a volte opprimente, straziante, a volte liberatorio.

Consigliato
Blankets a me è piaciuto. 
Blankets - Craig Thompson
La storia non è unica, ci sono Craig e Raina, ma ci sono anche Craig e Phil e il rapporto tra i due fratelli è quello più vero e profondo: complici da bambini, validi alleati da grandi. Alcune scene tra i due sono geniali (quella della pipì). Ci sono i genitori di Craig, degni rappresentanti della civiltà religiosa bigotta americana: chiesa, Bibbia, messa, catechismo, Gesù. Ma Craig è stato giusto nel disegnarli: poteva sbizzarrirsi quanto voleva ( e con gli altri si è sbizzarrito abbastanza: vedi i compagni di catechismo) ma in fondo sono pur sempre i suoi genitori, testardi cattolici ma in fondo buoni.
Mi è piaciuto perchè la storia non è banale, affatto. Sulla carta poteva correre questo rischio: la vita di un giovane disagiato (sfigato), sai che novità. Ma Thompson riesce ad esprimere perfettamente il suo ( e nostro) disagio di quando era ancora un bambino nel corpo di un adolescente:
"Non riuscivo a capire come l'anima racchiusa nel mio corpo da bambino potesse essere trapiantata nella sua grottesca controparte adolescente"Blankets - Craig Thompson
Mi è piaciuto, ma...ma mi aspettavo di più. Da un'opera tanto decantata da più parti mi aspettavo tantissimo. I disegni sono belli ma per me sono ancora grezzi, a volte sembrano schizzi, a volte abbozzi. E alla storia manca un qualcosa: sono stata a lungo ferma su alcune pagine, a osservare i disengi, ad assorbire la storia. Alcune pagine mi hanno commossa per la loro semplicità e delicatezza, per le parole non dette. Ma alla fine non so, mi aspettavo quel qualcosa in più.
Sicuramente è un autore che tornerò a leggere, la sua ultima opera è Habibi e anche di questa ne ho sentito parlare molto bene.
 

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